PORDENONE - L’esame di maturità l’ha superato. Ma ad ammetterlo non sono stati i suoi professori, ma i giudici del Tar di Trieste, che ieri, 18 luglio, si sono...
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Ricordano che la norma dice che «nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina o in un gruppo di discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo», circostanza «che parrebbe, in effetti, non essere stata nemmeno presa in considerazione». Sottolineano anche il che rendimento scolastico conseguito nei quattro anni precedenti e il numero di crediti scolastici vantati - noti al corpo docente - «avrebbero potuto trovare adeguata considerazione nell’ambito della procedura e consentire eventualmente al Consiglio di classe di formulare una diversa prognosi circa le sue concrete possibilità di affrontare le prove d’esame». «In tal senso - conclude il Tar - conforta l’esito positivo poi conseguito all’esame di Stato, al quale – si rammenta – è stato ammesso ope judiciis». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino