Parla il nuovo socio di Lovisa. Il siciliano La Rosa: «Sono quasi certo che il Pordenone si salverà»

«Ho voluto aiutare il patron perché è un momento cruciale"

Parla il nuovo socio di Lovisa. Il siciliano La Rosa: «Sono quasi certo che il Pordenone si salverà»
PORDENONE - «Lei ha colto nel segno, volevo proprio dare un segnale, per dire che la situazione può ancora essere raddrizzata. D’altronde ci sono state squadre,...

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PORDENONE - «Lei ha colto nel segno, volevo proprio dare un segnale, per dire che la situazione può ancora essere raddrizzata. D’altronde ci sono state squadre, società, con conti ancora peggiori». Marco La Rosa è nella sua Sicilia. «Ma mercoledì farò una toccata e fuga a Pordenone - assicura - per vedere dal vivo il ritorno dei playoff contro il Lecco». Sono le prime parole dell’imprenditore di Giarre (Catania, all’ombra dell’Etna) da nuovo socio neroverde. Come annunciato, è entrato nella compagine proprietaria del club di Lovisa con il 5 per cento. E come ha confermato, lo ha fatto per dare un segnale. 


LA CARICA
Marco La Rosa non è entrato oggi nel mondo del calcio. E non è nemmeno la prima crisi che conosce, che affronta. «Ho deciso di mettermi in gioco e di scendere in campo - spiega - perché stiamo vivendo un momento importantissimo per la storia del Pordenone e del suo presidente, Mauro Lovisa. Serviranno altre azioni come la mia, questo è certo. Ma l’importante era dare un primo segnale, l’ho fatto senza alcuna esitazione, perché qui siamo di fronte a un uomo (sempre Mauro Lovisa, ndr) che negli anni ha messo di fronte a tutto l’immagine della società, che si è speso in prima persona per portare in alto il nome del Pordenone e di Pordenone come città. Sono certo - spiega ancora l’imprenditore siciliano - che ci potranno essere altri aiuti, anche in breve tempo». 


LA SPERANZA
Quella portata da Marco La Rosa, già azionista di maggioranza del nuovo Trapani ripartito dai dilettanti, non è solo una quota societaria. È anche e soprattutto una ventata di ottimismo. Il 5 per cento al momento non basta per salvare il futuro del Pordenone Calcio, ma è una ventata di aria fresca, questo sì. Un clima confermato dall’impostazione mentale del nuovo socio. «Voglio vedere le cose in prospettiva - è il suo mantra - e dico che il Pordenone può tornare in Serie B e soprattutto può tornare in auge. I problemi a mio avviso sono meno gravi rispetto a quello che si vede e si crede». Un parere diverso, al momento, è quello della Procura di Pordenone, dal momento che secondo il procuratore Raffaele Tito nemmeno con la promozione al termine dei playoff (e quindi con una buona, buonissima iniezione di denaro liquido, circa nove milioni) le cose potrebbero cambiare di molto. «Nella mia regione - controbatte invece La Rosa - ho visto società come il Catania fatte fallire per debiti che ammontavano a 60-80 milioni di euro. E ricordiamoci che le pendenze con l’Erario sono spalmabili nel tempo. Io sono quasi certo che il Pordenone Calcio si salverà». 


IL FUTURO


È stato già detto: il 5 per cento delle quote del nuovo socio del Pordenone Calcio non basta assolutamente a colmare il “buco”. «Il mio impegno all’interno del club, però, potrebbe anche salire nel corso del tempo, anche se per adesso si tratta di una valutazione un po’ prematura», è l’annuncio dell’imprenditore siciliano Marco La Rosa. «Sono ancora convinto che le cifre di cui si sente parlare non bastino per far fallire una società». Torna quindi la carica - almeno emotiva - a cui si faceva riferimento pochi passi fa. Anche quella certamente non potrà bastare per salvare il Pordenone. Una “scalata” ad altre quote, invece, potrà fare decisamente qualcosa in più». 

 

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Il Gazzettino