E dopo la pioggia l'acqua del Piave diventa rosa: «Dall'alto uno spettacolo incredibile»

E dopo la pioggia l'acqua del Piave diventa rosa: «Dall'alto uno spettacolo incredibile»
TREVISO - Il Piave visto dall'alto è un lungo serpente dai colori cangianti: verde di varie tonalità, bianco e marrone delle zone in secca, qualche volta grigio...

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TREVISO - Il Piave visto dall'alto è un lungo serpente dai colori cangianti: verde di varie tonalità, bianco e marrone delle zone in secca, qualche volta grigio quando l'acqua ribolle e scorre impetuosa, le poche volte che ancora accade. Giovedì mattina invece era diverso. In certi tratti le acque erano rosa. Non di un rosa pallido, ma una tonalità intensa, mai vista prima. Lo spettacolo è stato immortalato da alcune foto scattate da Lando Arbizzani, un pilota dall'Aeroclub di Belluno ma residente a Treviso, a ridosso dal centro.

 

 
Lando ama il volo, ama soprattutto sorvolare i confini con il trevigiano, dove la montagna si fa collina e poi lascia il posto alla pianura. E giovedì era a bordo di un aereo modello Robin, ai comandi l'amico Angelo Candeago. Lui faceva il secondo, con in mano l'inseparabile macchina fotografica. E una volta raggiunto il Piave si è trovato davanti lo spettacolo del fiume rosa. 

«COSA MAI VISTA»
«Il fenomeno - racconta - era ben visibile sia nel tratto bellunese, che in quello trevigiano. Verso Fener il colore rosa sembrava diminuire, ma poi l'ingresso di un affluente rinforza nuovamente la tonalità rosa. È stata una visione veramente particolare, che non avevo mai visto durante i miei voli. Sono riuscito a scattare qualche immagine e per questo ho deciso di segnalarla». Le foto sono molto particolari. In alcuni tratti il Piave è veramente un serpentone dal colore improbabile che inizia a diluirsi quando si avvicina al Montello. Ma tanta stranezza ha una spiegazione: le acqua del fiume sacro alla Patria hanno raccolto la terra mossa dal violentissimo temporale che giovedì si è abbattuto sul bellunese. Questo, in alcuni tratti, ha dato via a un processo di dilavamento con grosse quantità di terra finita nel corso d'acqua. 

LA PIOGGIA

La colorazione rosacea non è stato altro che il risultato finale di questo processo. Dall'alto questo spettacolo è risaltato di più, dalle rive si notava bene nonostante la portata fosse decisamente superiore al solito. Le foto però mostrano anche dell'altro. La realtà dei Piave resta molto triste: un fiume che si sta restringendo, governato dalle centrali elettriche e che ogni estate viene preso d'assalto con derivazioni destinate a sostener i campi e l'agricoltura. I tratti di secca sono evidenti, soprattutto quando entra nel trevigiano. Il suo corso, che attraversa la Marca come una freccia, compare e scompare. Chi abita lungo le sue rive ormai non ci fa più caso, sa perfettamente dove trovare l'acqua e dove invece è inutile andare. E magari qualcuno si sarà anche stupito della sorpresa che, ancora una volta, il fiume ha voluto regalare.
P. Cal.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino