Via al piano per salvare le anguille dall'estinzione nel Po

Via al piano per salvare le anguille dall'estinzione nel Po
TAGLIO DI PO - Al via da novembre il progetto Per la conservazione dell'anguilla europea attivato dall'Ente Parco Delta del Po, all'interno del programma Europeo Life...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TAGLIO DI PO - Al via da novembre il progetto Per la conservazione dell'anguilla europea attivato dall'Ente Parco Delta del Po, all'interno del programma Europeo Life - Natura, per l'area del Delta e lungo tutta la costa adriatica del Veneto, Emilia Romagna e Marche. Il Life Natura - Lifel comprende misure urgenti di conservazione per la popolazione di anguilla europea (Anguilla anguilla) in pericolo di estinzione nel bacino fluviale del Po e si avvale di diversi partner nazionali e internazionali. Oltre alla Regione Lombardia - Direzione generale agricoltura - che è capofila del progetto, sono coinvolti Regione Emilia Romagna, Ente Parco del Delta del Po dell'Emilia Romagna, Ente Parco naturale regionale Delta del Po Veneto, UniFe-Università di Ferrara, UniBo-Università di Bologna, Parco Lombardo della Valle del Ticino, Graia srl, Hellenic Agricultural Organisations Demeter - Fisheries Research Institute (Grecia). 


Il budget del progetto è di 5 milioni 428 mila 447 euro con un importo a favore dell'Ente Parco Delta del Po veneto di 456 mila e 491 euro. La durata del progetto, che va dall'1 ottobre 2020 al 31 dicembre 2024, è doppio: la conservazione a lungo termine dell'anguilla europea nel bacino del fiume Po e nel suo Delta, ripristinando l'accesso a un tratto di fiume per consentire la migrazione sicura; dall'altro lato ci si propone di redigere un documento di linee guida di gestione sulla conservazione dell'anguilla, focalizzato sul bacino del fiume Po ma replicabile in tutta Italia ed Europa, ai fini dell'attuazione del Regolamento Comunità Europea 1100/2007. 


RICERCA IN CAMPO

Gli obiettivi saranno raggiunti grazie all'esperienza di ricerca e agli interventi di gestione ambientale già acquisiti dai partner del progetto; e sviluppando strategie, misure e tecniche di intervento parzialmente dimostrative e di tipo pilota. Contro la minaccia della pressione della pesca e dell'acquacoltura verranno perseguiti due obiettivi: selezione dei migliori esemplari allevati per rilasciarli in natura, in modo che possano svolgere l'intero ciclo di vita nel Mar dei Sargassi, contribuendo alla conservazione delle specie; Salvaguardare gli stock selvatici di novellame per aiutare l'acquacoltura, mediante riproduzione artificiale e allevamento in valle. 


Sarà inoltre attivata l'informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento degli enti e delle popolazioni del Delta e del bacino del Po. «In particolare - dice il responsabile del progetto Marco Gottardi - è indispensabile che i pescatori segnalino eventuali catture di anguille, rilasciate nelle acque fluviali e lagunari, che risultano marchiate sul dorso con piccolo numero identificativo visibile per la presenza di un piccolo filo di plastica. Tali segnalazioni contribuiranno allo studio delle migrazioni e alla salvaguardai della specie. Fondamentale anche la collaborazione con le aziende vallive e le associazioni di categoria che operano nel territorio del Parco». In caso di cattura bisogna segnalare a: https://lifeel.eu/ o contattare: UniFe dott. Mattia Lanzoni cellulare 328-2643297; UniBo, Olivierio Mordenti cellulare 339-7806015; Ente Parco Delta del Po, 0426-372202/372261 oppure via mail info©parcodeltapo.org. Se possibile fare una foto dell'animale, raccogliere il numero dell'etichetta e rilasciare l'esemplare.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino