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PORDENONE - Sono stati scarcerati i quattro rifugiati che mercoledì sera hanno picchiato un imprenditore agricolo di San Giorgio della Richinvelda, ma non potranno uscire dal territorio comunale di Pordenone e, se dovessero incontrare nuovamente la vittima, dovranno stargli a mille metri di distanza. Così ha deciso il giudice Iuri De Biasi convalidando gli arresti e rinviato il processo per direttissima al 29 marzo. Se rispetteranno la doppia misura cautelare, gli afghani Alhamudin Kohistan (22 anni), Fahim Mobariz (26), Sharafat Sherzad (25) e il pakistano Arshid Muhammad (24) potranno beneficiare della condizionale. L’imputazione formulata dal pm Federico Facchin ha escluso l’ipotesi di rapina (avevano portato via il telefonino alla vittima), confermando la resistenza, le lesioni a pubblico ufficiale e il danneggiamento. Nel fascicolo è confluita anche la denuncia-querela per lesioni presentata ieri mattina dal 45enne picchiato.
Non paga i profughi, imprenditore rischia il linciaggio
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La vicenda potrebbe avere sviluppi inaspettati.
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Il Gazzettino