PADOVA - La fumata bianca è avvenuta ieri, al termine di una seduta fiume della Conferenza dei servizi che si è tenuta nella sede dell’Azienda ospedaliera. La...
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Soddisfatto il dg Luciano Flor, che aveva convocato la seduta, a cui hanno partecipato il Sovrintendente Alessandro Magani, Mirco Giusti e Giorgio Franceschi, che hanno illustrato i dettagli del Masterplan e della Pediatria, il progettista Maurizio Striolo, e numerosi medici tra cui Stefano Merigliano e Ivana Simoncello; erano presenti pure i rappresentanti delle 16 associazioni ambientaliste, tra cui Alessandro Campioni degli Amissi del Piovego, che in passato avevano contestato la realizzazione a ridosso dell’antica cinta.
L'AZIENDA OSPEDALIERA
La firma dell’Accordo di programma fra Comune, Regione, Università, Azienda e Provincia era avvenuta ad aprile a conclusione di un percorso lunghissimo. E ieri Flor, riallacciandosi a questo, ha sottolineato: «Quella odierna non era una riunione banale, perchè trattava un argomento in discussione da anni: tre ne sono serviti solo per questo procedimento. Dovevamo approfondire alcuni temi ed è stato verificato che non esistono vincoli per cui il progetto definitivo della palazzina è stato approvato così come proposto in Conferenza dei Servizi. Nei prossimi giorni, quindi, stileremo la determina che dà all’esecutivo. Ci è stato chiesto di rispettare il parere paesaggistico dell’area tra la Pediatria e le Mura, e inseriremo queste previsioni nel Masterplan. In pratica la Sovrintendenza ha detto che non ci sono vincoli sulla superficie dove sorgerà Pediatria, ma esistono invece nello spazio tra l’edificio e la storica cinta». E a tale proposito il dg ha aggiunto: «La prescrizione riguarda l’assistenza archeologica sullo scavo: abbiamo appuntamento già martedì per la verifica e intanto il progetto va avanti. Invece, inseriremo nel Masterplan le indicazioni che nel tempo sono pervenute dai vari enti e anche la sistemazione delle funzioni assistenziali e universitarie, che non potranno essere svolte nel polo giustinianeo in edifici destinati alla demolizione. Oggi è stato sancito che via Giustiniani è un tutt’uno con Padova est, un progetto solo per due sedi, e il masterplan non si può realizzare se non si costruisce l’ospedale a San Lazzaro. Le due cose procedono in parallelo. Entro fine anno, quindi, avremo preliminare e anche il masterplan per Padova est».
LA SOPRINTENDENZA
I dettagli su quanto richiesto dalla Sovrintendenza sono stati evidenziati da Magani. «Oggi - ha annotato - eravamo qui per la nuova Pediatria, non per il Masterplan. La Soprintendenza ha ripercorso i vari passaggi, ma in realtà non abbiamo potuto esprimerci, perchè il progetto che ci è arrivato non aveva la parte riguardante le aree limitrofe a Pediatra. Pertanto, non avendo elementi per pronunciarci, abbiamo dato una prescrizione di carattere archeologico per l’intera area. Il presidente della Conferenza dei Servizi ha deciso di stralciare questa parte: la vedremo all’interno del Masterplan, che prima o poi sarà pronto». L’area in discussione misura 26 metri, ma secondo Magani è di straordinario interesse paesaggistico. «Pochi metri, ma celebri che devono avere una coerenza visuale con le Mura: negli allegati progettuali, però, non è stata sviluppata - ha detto -. Dobbiamo dare un parere vincolante su un procedimento che tecnicamente è del Comune, ma rimbalza da noi. Il Masterplan, che aveva proposto un’idea, non è ufficiale, mentre nel progetto di Pediatria la proposta è stata solo abbozzata con la presenza di qualche alberello: non è certo questo un modo adeguato di ripensare un sito che nel 1928 era interpretato come belvedere e che anche oggi va declinato in altro modo, sempre nel rispetto del monumento principale».
AMBIENTALISTI E VOLUMETRIA
Alessandro Campioni, invece, ha osservato: «La volumetria degli edifici costruiti nell’area della Torre di Pediatria è incompatibile con il paesaggio. Non è una posizione pregiudiziale e siamo a disposizione per individuare una soluzione per un sito che ha una lunga storia. Concordiamo sulla necessità di un nuovo ospedale, ma va preservata l’identità di luoghi come questo che hanno subito danni irreparabili. Altre perplessità, poi, riguardano il fatto che viene approvato un progetto basato su presupposti superati dall’Accordo di programma».
IL COMUNE E LE MURA
Palazzo Moroni è in linea con la posizione della Sovrintendenza. «Noi - ha spiegato Andrea Colasio, assessore alla Cultura - siamo spettatori passivi, ma vogliamo operare con determinazione, favorendo una logica che valorizzi e tuteli il nostro patrimonio culturale, di cui fanno parte pure le Mura. Pertanto, va bene che il progetto per la Pediatria vada avanti, ma in un contesto unitario che restituisca alla sua identità originaria il complesso bastionato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino