Parcheggi, il raggiro degli zingari «Vuoi mettere giù l'auto? Pagami»

Parcheggi, il raggiro degli zingari «Vuoi mettere giù l'auto? Pagami»
VENEZIA «Ogni mattina orde di zingari arrivano, muniti di automobile, in Piazzale Roma, parcheggiano la loro vettura sui posteggi a pagamento scendono, si appostano...

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VENEZIA «Ogni mattina orde di zingari arrivano, muniti di automobile, in Piazzale Roma, parcheggiano la loro vettura sui posteggi a pagamento scendono, si appostano fisicamente su altri posteggi ancora liberi mettendo in pratica l'abusiva professione di procacciatore di parcheggi». Inizia così la lettera inviata al Gazzettino da Ilaria Muzzati, una mestrina che ogni giorno si reca a Venezia in auto per lavoro e assiste, sistematicamente, a quella che, di fatto, si prefigura come una estorsione di denaro che un gruppo di Rom, quasi sempre ragazze, operano nei confronti di chi deve lasciare l'auto nell'area di sosta a fianco del tribunale, meglio nota dai veneziani come la «mezz'ora».

«Tutti i parcheggi sono occupati da loro. Se il malaugurato lavoratore di fretta o il turista inconsapevole decidono di voler parcheggiare, si è costretti, per far spostare lo zingaro o la sua automobile, a pagare, ripeto pagare, 5 euro oltre al regolare biglietto di 4 euro che copre il regolare ticket orario di due ore - prosegue Ilaria che poi racconta un episodio avvenuto venerdì - Non ho mai voluto dare nemmeno un centesimo allo zingaro e ho cercato un vigile per raccontargli quanto mi stava accadendo. «Appena possiamo andiamo a fare la solita sanzione amministrativa. Purtroppo questa è la situazione» mi ha risposto. Morale della favola, gli zingari sono rimasti là a raccogliere soldi e in tanti han pagato 5 più 4 euro cioè 9 euro».

Ilaria, stufa di assistere quotidianamente a tutto questo domani si recherà in procura della Repubblica e presenterà un esposto per essere stata oggetto di un tentativo di estorsione supportato da audio e foto. E intanto ha già pubblicato sui social la sua storia. «In questi giorni, purtroppo, le priorità che abbiamo sono diverse da quelle di controllare gli zingari che chiedono i soldi per il parcheggio - risponde Marco Agostini, comandante generale della Polizia Locale - Noi, comunque, facciamo quello che possiamo. Credo di aver cacciato almeno una ventina di volte personalmente gli stessi zingarelli di cui parla la signora mestrina. Dopo 10 minuti tornano. Gli strumenti legislativi che abbiamo ma soprattutto gli uomini che ho a disposizione non sono sufficienti per combattere questo fenomeno. L'unico modo che esiste per poter contrastare l'azione dei Rom ai parcheggi è denunciare la tentata estorsione, presentare querele, che poi consentono, a livello giuridico di agire in modo diverso».
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Il Gazzettino