«Siamo profughi» ma durante lo sfratto dei nigeriani saltano fuori 15 chili di droga

La droga sequestrata dalla polizia
PADOVA - I poliziotti erano arrivati in quell’appartamento pensando solo di dover aiutare l’ufficiale giudiziario a eseguire uno sfratto, invece hanno trovato tre...

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PADOVA - I poliziotti erano arrivati in quell’appartamento pensando solo di dover aiutare l’ufficiale giudiziario a eseguire uno sfratto, invece hanno trovato tre spacciatori con 15 chili di marijuana. In cella tre nigeriani, due - un uomo e una donna - a cui è stato respinta la richiesta di asilo ma in attesa dell’esito del ricorso, e uno titolare di protezione umanitaria. Nei guai pure l’inquilino moroso, originario della Nigeria ma cittadino italiano: ha sempre pagato l’affitto, ma mai le spese condominiali e per questo è stato sfrattato. Ora però dovrà fare i conti anche con una denuncia per detenzione ai fini di spaccio.

  
LA SCOPERTA
Gli agenti delle Volanti, guidate dal vice questore aggiunto Michela Bochicchio, ieri mattina si erano recati in via Giampaolo Berti, all’Arcella, nel rione San Carlo, per aiutare un ufficiale giudiziario ad eseguire lo sfratto di un condomino 48enne, straniero naturalizzato italiano, con un lavoro e solo un antico precedente per sfruttamento della prostituzione. L’uomo non aveva mai pagato le spese condominiali e per questo doveva sloggiare e lasciare libero l’appartamento. Quando i poliziotti hanno bussato alla porta, il 48enne ha subito spiegato loro che nella casa c’erano altre tre persone: un nigeriano cui aveva subaffittato per 200 euro al mese una stanza, la fidanzata che ogni tanto passava a trovarlo e un altro connazionale che però giurava di non aver mai visto. 
IL NASCONDIGLIO
Quando i poliziotti sono entrati nella stanza in subaffitto hanno riconosciuto immediatamente l’odore che c’era all’interno. E i tre, che non si erano accorti dell’arrivo degli agenti perché stavano guardando a tutto volume un film d’azione nigeriano, quando hanno visto gli uomini in divisa hanno fatto un balzo per cercare di nascondere la droga, alzandosi di colpo dai materassi stesi a terra nella stanzetta. Qualsiasi tentativo però è stato completamente inutile. Oltre al fatto che sul tavolinetto c’era un bilancino e altro materiale per il confezionamento delle dosi, l’odore di marijuana all’interno era inconfondibile. Tanto che quando il cane dell’unità cinofila è entrato nell’appartamento è letteralmente impazzito tanto era forte la traccia. 
IN MANETTE
Alla fine grazie all’esperto a quattro zampe, i poliziotti hanno ritrovato ben 15 chili di marijuana, nascosti tra un borsone, una valigia e un secchio di vernice vuoto, tutti sotto un cumulo di vestiti in un angolo della stanza. I nigeriani sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio e portati in questura per l’identificazione. Si tratta di: Ohue Shedra, 40 enne, un possesso di protezione umanitaria, della fidanzata Justinha Okoebor, 30 anni, che ha presentato ricorso contro il diniego della richiesta di asilo politico, così come il terzo in manette, il 33enne Earnest Akpnor. Nella disponibilità dei tre sono stati trovati 8 cellulari e 1.850 euro. 

Marina Lucchin 
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Il Gazzettino