Anestesisti introvabili: a 84 anni il dottor Giron ancora in sala operatoria

Il professor Giampiero Giron
PADOVA - "Non ci sono anestesisti, e quindi... Io mi ricordo ancora come si fa, e non sto con le mani in mano". Ottantaquattro anni ("a dicembre saranno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - "Non ci sono anestesisti, e quindi... Io mi ricordo ancora come si fa, e non sto con le mani in mano". Ottantaquattro anni ("a dicembre saranno ottantacinque"), il professor Giampiero Giron, storico anestesista padovano, non ha appeso il camice bianco al chiodo, anzi. Tre volte alla settimana è in sala operatoria. Presente, lucido, operativo.


Veneto, ospedali senza medici: «Li faremo venire dall'estero»

Una carriera che, nonostante i capelli canuti e l'età solitamente da panchina, ciabatte ed enigmistica, continua a gonfie vele, il vento favorevole ce lo mette lui con un'invidiabile energia. Una volta andato in pensione dall'Università di Padova, Il prof. Giron è approdato nella mestrina Villa Salus, l'ospedale sul Terraglio dotato di duecento posti letto tra medicina generale e lungodegenza, chirurgia generale, vascolare e ginecologia, ortopedia, chirurgia della mano e senologia.

Sanità, in arrivo 7 mila assunzioni per compensare le uscite con Quota 100
 

Inquadrato come direttore sanitario della struttura, a giorni alterni entra in sala operatoria e torna a fare l'anestesista. "Eh, ormai va così da anni, sono un tappabuchi, quando serve cambio vestaglia. Mi occupo - spiega - dell'anestesia in interventi di ginecologia, chirurgia generale, ortopedia. La carenza di anestesisti? C'è sempre stata: circa il 50 per cento di quelli che prendono la specialità dopo un po' cambiano mestiere. Non credo per motivazioni di carattere economico, piuttosto penso abbiano ragione gli psichiatri quando sostengono che molti lasciano perchè si sentono gravati di un rischio superiore a quello normalmente concepibile. Purtroppo in anestesia l'accidente è, o mortale, o ha conseguenze disastrose. Quando una professione ha un tale rischio, con coperture assicurative pesantissime... generalmente si preferisce fare qualcosa di più tranquillo, di meno delicato". Oggi professore emerito di Anestesia e Rianimazione, il professor Giron, classe 1934, ha preso la maturità classica al liceo Marco Polo di Venezia nel 1954, quindi la laurea in Medicina la Bo, dove si è specializzato prima in Anestesia, poi in Chirurgia, sempre con il massimo dei voti e la lode. Nel 1976 ha fondato e poi diretto l'Istituto di Anestesia e Rianimazione dell'Ateneo patavino, quindi il Centro di medicina iperbarica, il Laboratorio radiofarmaci e Imaging molecolare dell'Istituto nazionale di Fisica nuclerare di Legnaro, il Suem 118 per la provincia di Padova. Un pezzo da novanta, dunque, con una carriera spalmata nell'arco di cinquant'anni: è stato anche presidente del corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria, direttore della Scuola di specializzazione in Anestesia e rianimazione, presidente della Società italiana di Terapia intensiva e della Società italiana di Analgesia, anestesia e rianimazione. "In realtà fare l'anestesia è cosa banale, ma l'errore, anche stupido, può avere conseguenze impressionanti, quindi obbliga a un livello di attenzione notevole. Con niente si scivola, bisogna sempre stare sulla corda". Lavorare con queste responsabiltà, a 84 anni, com'è? "Bellissimo, io credo sia vero quello che mi ha detto un giorno la mia segretaria storica, la Elsa: "Lei non ha neanche il tempo di morire". Per me l'orologio non gira. La morte, le malattie, devono mettersi in lista d'attesa. Quando avrò tempo, ci penserò. Sono andato in pensione dall'Università nel 2010 e dopo un paio d'anni sono approdato a Villa Salus, qui posso continuare a fare una vita da medico: è ancora una cosa che mi piace, è fuori dal mio modo di pensare l'idea di non avere impegni pressanti, continuo ad essere un "perseguitato" dalla giustizia per quanto riguarda Procure, consulenze, autopsie. E allora, un po' per questo un po' per quello, non ho mai tempo, neppure per invecchiare". Lei quindi avrà la possibilità di vedere il nuovo Ospedale a Padova Est. "Quella la vedo un po' più dura, prima che trovino i soldi, lo costruiscano... Temo l'opera sia più lenta anche della mia persistente vitalità".
Federica Cappellato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino