Delitto choc a Udine. L'immobiliarista: «Le ha sparato in testa e sono fuggito per le scale»

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UDINE e TARCENTO - «Sono entrato con gli altri, in studio, dal notaio. Conoscevo Giuliano Cattaruzzi e ho notato subito che era molto affaticato: sapevamo che era cardiopatico, aveva già avuto un infarto e un ci siamo preoccupati un po' tutti nel vederlo così. Non ha salutato nessuno; non ha detto neanche buongiorno o fatto un cenno. Era teso».


DUE COLPI ALLA NUCA E POI IL SUICIDIO - IL DELITTO CHOC Dal notaio per vendere ​la casa: spara all'ex moglie 66enne poi e si uccide

A raccontare i drammatici attimi che hanno portato l'architetto di Tarcento a uccidere la ex moglie Donatella Briosi e poi a rivolgere l'arma verso se stesso e farla finita, è l'immobiliarista della agenzia Torre di Mario Caruso, una realtà storica che opera con grande serietà in questo settore da decenni nel centro collinare a nord di Udine, nel capoluogo di Tarcento.

IL RITRATTO DEL KILLER SUICIDA ​L'architetto, bella vita e donne. E la terza età alle isole Canarie
 

«Lui è rimasto in piedi, non si è seduto. Si è messo dietro di lei, dietro Donatella, e ho visto quando ha tirato fuori la pistola: è a quel punto che ha esploso il primo colpo verso di lei ma non l'ha ferita subito a morte. Ha sparato una seconda volta, alla nuca, questa volta senza lasciarle scampo. Una scena terribile, spaventosa. Ho udito distintamente anche il terzo colpo di arma da fuoco ma non ero più nella stanza: stavo cercando di mettermi al riparo, ero sceso di corsa dalle scale, sconvolto. Chi mai avrebbe potuto immaginare una cosa del genere? Con la pistola dal notaio, davanti a tutti: un dramma. Sono sconvolto». 

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Da tre anni l'immobiliare Torre di Tarcento tentava di vendere la villa tarcentina di via Bernadia. Era stata fatta visitare a 43 potenziali clienti. Poi era arrivata la famiglia che aveva deciso di fare l'acquisto, anche loro della zona collinare. Un affare, alla fine. Ottantamila euro, visti i gravami, le ipoteche. A fronte di un valore cinque volte superiore, vista la posizione, la metratura, il parco, le rifiniture. Ma ormai quella bella casa era diventata un peso, una zavorra. Gli ex coniugi se ne volevano liberare prima possibile. 

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Il Gazzettino