Nevegàl: la stagione è appesa a un filo, danneggiata una fune dello skilift

Nuovi intoppi all'avvio della stagione sul Colle: fune danneggiata sullo skilift
BELLUNO Si potrà sciare sul comprensorio del Nevegàl per Natale? È tutto appeso ad una fune. La fune dello skilift del campo scuola che nei mesi scorsi...

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BELLUNO Si potrà sciare sul comprensorio del Nevegàl per Natale? È tutto appeso ad una fune. La fune dello skilift del campo scuola che nei mesi scorsi potrebbe essere stata deteriorata gravemente da un fulmine o da un albero caduto. Per sostituirla occorrono diversi mesi. Ma non è il solo problema che sta affrontando la nuova società “Nevegàl 2021”. C’è anche la grossa incognita per la concessione delle piste che arriva dalla Provincia. Il problema sono i documenti burocratici che dovrebbero arrivare a Roma e, nonostante gli sforzi dei tecnici di Palazzo Piloni, la trafila appare molto lunga. Insomma, non c’è pace per il Colle. 


CORSA CONTRO IL TEMPO
Il presidente di Nevegàl 2021, Massimo Slaviero rassicura: «Stiamo facendo di tutto per garantire la stagione invernale, ci sono gli accordi con l’Alpe del Nevegàl, ma prevedono una sospensione del contratto (non ancora firmato) in caso di gravi danni agli impianti». Ecco perché lunedì i tecnici della nuova società saranno al lavoro per valutare lo stato di salute di skilift, seggiovie e quant’altro. «Faremo una verifica di fattibilità tecnica – spiega Slaviero – perché dopo un anno che gli impianti non funzionano potrebbero avere dei problemi. Non sapendo a cosa stiamo andando incontro è giusto farla». Un fulmine a ciel sereno. Perché, se ci fossero dei guasti così importanti, la stagione invernale sarebbe a grave rischio. Non solo per questo problema. 
LE CONCESSIONI
A causa delle lungaggini relative all’acquisizione degli impianti si arriva tardi anche su un altro aspetto. Quello sulle concessioni delle piste la cui competenza è della Provincia, ma questa deve sottostare ai tempi romani, che non brillano per celerità. «I tecnici di Palazzo Piloni – fa sapere il presidente di Nevegàl 2021 – stanno dando la massima disponibilità e collaborazione, ma pare ci siano intoppi a Roma». E gli operatori stanno dando il loro contributo alla società? «Come promesso hanno versato quanto potevano, in alcuni casi sono arrivati degli assegni post-datati. Nel senso che pagheranno quando avranno il denaro. Un gesto che mi ha quasi perfino commosso», sottolinea Massimo Slaviero. 
L’ODISSEA

L’ennesimo intoppo del Nevegàl, su cui sembra aleggiare una nube di sfortuna in questo 2020. Prima il Covid con la chiusura anticipata delle piste proprio quando stava per arrivare la neve naturale. Poi i tempi quasi biblici per affidare e attendere lo studio di fattibilità tecnica ed economica alla società bolognese da parte del Comune di Belluno. L’incognita dell’apertura dell’estate, con il sindaco Jacopo Massaro che, a sorpresa, portò in Consiglio comunale l’idea di affidarli – solo per l’estate – alla Bellunum. Ipotesi che poi non si è potuta verificare a causa dei costi troppo alti dell’operazione. Si arriva all’autunno e finalmente viene costituita una nuova società disposta ad aprire la stagione invernale. Arriva nel frattempo una seconda ondata di contagi Covid, i problemi crescono a non finire. Secondo il decreto del presidente dei Ministri Giuseppe Conte la stretta che interessa gli impianti da sci sembra un ostacolo dai contorni non ben definiti. Stando ai dettami del Dpcm, saranno chiusi gli impianti fino al 24 novembre nei comprensori sciistici, che potranno essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti,. Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida delle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Un problema, che, per ora, non si pone per il Colle, visti i tempi e gli intoppi per l’apertura che, se ci sarà, slitterà comunque a dopo il 24 novembre.
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Il Gazzettino