Movida al Portello: ritornano gli “street tutor", gli educatori dedicati ai giovani della notte

PORTELLO - Durante la movida tornato gli educatori per i giovani della notte
PADOVA - Sono tornati gli “street tutor”, giovani appositamente formati per invitare i loro coetanei che si fermano fuori dai locali fino a notte ad osservare le...

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PADOVA - Sono tornati gli “street tutor”, giovani appositamente formati per invitare i loro coetanei che si fermano fuori dai locali fino a notte ad osservare le regole di una civile convivenza con i residenti. L’iniziativa l’anno scorso è stata accolta favorevolmente, quindi il Comune la ripropone ricalcando quasi tutte le medesime modalità. Il mercoledì sera al Portello il venerdì e il sabato nelle piazze. Il plurale qui è d’obbligo perchè la novità di quest’anno è l’allargamento della sorveglianza da piazza dei Signori anche a piazza Capitaniato, il Duomo e il Ghetto.


Saranno 18 gli “educatori” che serviranno a ricondurre, laddove ce ne sia bisogno, l’esuberanza entro i limiti. L’amministrazione lo intende come un servizio di mediazione fra il controllo e l’insegnamento che comprende, fra l’altro, a produrre nei giovani l’attitudine a non buttare le cose per strada, avere rispetto per gli altri, controllare che i locali chiudano all’ora indicata, oppure che non si ingombri la strada bloccando le auto.
L’iniziativa è partita mercoledì. Il Comune ha fatto una gara alla quale hanno partecipato cinque aziende del settore sicurezza eventi. I tutor sono 10 al Portello e 8 nella zona centrale della città. Fra loro anche donne e ragazzi di colore. Ognuno di questi operatori è in stretto contatto con l’ufficiale di turno sia della Polizia Locale che della Polizia di Stato, che possono quindi intervenire immediatamente in caso la situazione lo richieda. 
 

BONAVINA
L’assessore Diego Bonavina spiega: «Proseguiremo fino a fine luglio sempre con orario dalle 22.30 alle 3 del mattino. Il personale, altamente qualificato, ha già iniziato l’opera di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, in particolare degli studenti universitari, i quali, provenienti per lo più da fuori città, non sono a conoscenza dei regolamenti comunali. Già ieri sera ho potuto constatare l’interesse dei ragazzi ad essere informati, anche tramite delle locandine plastificate riportanti il regolamento di Polizia Urbana, scaricabile anche in loco tramite un apposito QRrcode».
«Stessa informazione - continua - anche nei confronti degli esercenti che hanno apprezzato l’iniziativa, affiggendo fuori dai locali le indicazioni fornite dagli street tutor. La novità importante, rispetto alle precedenti edizioni, è che il personale non si limiterà al controllo di piazza dei Signori, ma si estenderà anche alle vicine piazza Capitaniato, piazza Duomo e Ghetto».
Sono consapevole che l’attività degli street tutor non possa essere considerata come la soluzione di tutti i problemi ma, unitamente a tutte le altre iniziative messe in campo dalla nostra amministrazione, è sicuramente importante per cercare di contemperare le esigenze di tutti. La delocalizzazione delle attività commerciali e le ordinanze emanate ne sono un esempio chiarissimo: in particolare, il divieto di vendita di bevande alcoliche da asporto dopo le 20 ha di fatto migliorato clamorosamente la situazione ambientale».
 

IL PORTELLO


«Mercoledì sera, ad esempio, il Portello si presentava nella sua veste migliore, senza cocci di bottiglie sparse in giro e con la musica spenta dopo le 22. Oltre 70000 studenti universitari sono un patrimonio enorme per la nostra città ma non dimentichiamo certamente anche il legittimo diritto dei residenti al riposo notturno. Credo che l’educazione, anche attraverso l’utilizzo gli street tutor, al rispetto delle regole sia l’unica strada realmente perseguibile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino