Un male fulminante stronca Moroni, orefice e musicista

Un male fulminante stronca Moroni, orefice e musicista
VENEZIA - È scomparso a 58 anni Luca Moroni, eclettico artista, musicista e orafo. Una neoplasia l'ha portato via ancora giovane e con ancora molte cose ancora da fare:...

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VENEZIA - È scomparso a 58 anni Luca Moroni, eclettico artista, musicista e orafo. Una neoplasia l'ha portato via ancora giovane e con ancora molte cose ancora da fare: ad esempio voleva tornare ad essere l'inconfondibile voce di una riunione in concerto degli Zoo Zabumba, la band che lo ha visto per anni cantare, adattandosi vocalmente a molti generi musicali. Un gruppo funky veneziano, fondato nel 1987 assieme a Marco Forieri, il sassofonista dei Pitura Freska. Un'esperienza musicale tutta veneziana, che ha visto Luca Moroni protagonista dai primi anni Novanta, quando gli Zoo Zabumba avevano iniziato ad allargare i propri orizzonti esibendosi fuori dai confini lagunari, riscuotendo numerosi consensi. «Dopo varie esperienze e generi - è stato scritto - la band proponeva brani originali ed arrangiamenti di cover in dialetto veneziano, prevalentemente tratte dal repertorio di James Brown».

L'ultimo concerto in campo San Giacomo, organizzato dalla locale Benefica. La sua vita parallela era da artigiano, figlio di una grande tradizione orafa. Il padre, Luciano Moroni, aveva infatti fondato la rinomata oreficeria artigiana Moroni, a San Stae, che dal 1979 propone gioielli in stile e moderni di propria creazione e su commissione, oltre ad eseguire trasformazioni e riparazioni in oro ed argento. Giusto due anni fa, l'azienda aveva felicemente festeggiato con amici e clienti i primi 40 anni di attività. «Ho iniziato a lavorare con mio padre ormai più di 33 anni fa - aveva confidato Luca, nell'occasione - ero davvero giovane e mi esibivo allora anche con varie band e gruppi musicali nei locali in voga. Sono stati anni molto intensi: avevo già iniziato a lavorare nella bottega con mio padre e di sera cantavo. Di giorno orafo, di sera voce degli Zoo Zabumba».

«Il nostro è un mestiere sempre in evoluzione - aveva concluso Luca, tornando all'artigianato - per questo amo confrontarmi con i miei colleghi ed aprirmi verso nuove esperienze creative pur restando nel solco dell'artigianato. Per fortuna non si finisce mai di imparare». Sgomenti gli amici, come Anna Campagnari, la campionessa del remo, che con Luca ha condiviso anni di scuola: «Sapevo che era malato - commenta Anna - ma l'infausto esito è stato velocissimo. Non me l'aspettavo proprio. Siamo tornati ad incontrarci perché ero cliente del suo negozio di oreficeria. Era chiamato Il Moro, per la sua capigliatura in gioventù ricciola e nera». Si susseguono anche le condoglianze sulla sua pagina Facebook; prima fra tutte quella dell'amico musicista Carlo Miani: «Luca, anche tu sei stato la mia luce quando suonavamo a Venezia. Ti ho voluto bene... riposa in pace». E Sabrina Bovo: «Moro de Venessia... sarò sempre la tua Wwf Sister. Riposa in pace, amico mio». Luca lascia la moglie Silvia Silvestrini e i giovani figli Lorenzo e Leonardo. Ancora da definire la data ed il luogo delle esequie. 

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Il Gazzettino