Mirko il giovane accoltellato a Malta: «Mi ha pugnalato mentre dormivo»

Mirko il giovane accoltellato a Malta: «Mi ha pugnalato mentre dormivo»
CASARSA - «Mi ha pugnalato mentre dormivo, senza motivo». Mirko Basile è comparso in Tribunale a Malta nell'udienza preliminare che vede il suo...

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CASARSA - «Mi ha pugnalato mentre dormivo, senza motivo». Mirko Basile è comparso in Tribunale a Malta nell'udienza preliminare che vede il suo coinquilino Daniele Vitale imputato per tentato omicidio: dopo la convalida dell'arresto, quest'ultimo rimane in carcere. Prosegue nelle aule giudiziarie di Malta la vicenda che coinvolge il casarsese Mirko Basile. I fatti risalgono alla notte tra il 28 e il 29 settembre scorso, quando il giovane si è trascinato sanguinante alla stazione di polizia di St Julian's per denunciare l'aggressione subita pochi minuti prima.

 
La polizia ha chiamato immediatamente i soccorsi e Mirko è stato trasportato d'urgenza all'ospedale dove è stato ricoverato in terapia intensiva per lesioni da taglio e una grave ferita allo stomaco. Ma nonostante un quadro clinico preoccupante, col passare dei giorni, grazie anche alle buone condizioni fisiche in cui si trovava il giovane, è migliorato ed è uscito dall'ospedale: al momento è in convalescenza in un appartamento a Malta (dovrebbe rientrare a Casarsa nelle prossime settimane) ma dovrà probabilmente subire nuovi interventi. Il giovane ha sempre accanto papà Nunzio che appena è stato allertato della notizia, grazie anche alla colletta di alcuni amici, ha preso il primo volo dall'Italia. 
LA RICOSTRUZIONE

Mirko Basile è comparso in Tribunale nell'udienza preliminare rispondendo alle domande del magistrato Gabriella Vella e a quelle dell'avvocato della difesa, Marion Camilleri. Basile ha testimoniato che il 28 settembre era appena tornato dall'Italia e aveva comprato una pizza per cena, proprio nel locale dove lavora il suo coinquilino Vitale. Come riporta il Corriere di Malta, dopo aver mangiato il casarsese si è messo a letto, ma prima di prendere sonno hanno suonato al campanello di casa e, aprendo la porta, Basile si è ritrovato davanti Daniele Vitale, che si lamentava di aver smarrito le chiavi. Secondo Basile, Vitale avrebbe potuto essere sotto l'effetto di droghe. Queste le sue parole, riportate anche dal Times of Malta: «Non era la prima volta che Vitale faceva uso di droghe e sappiamo com'è quando ne fa uso». Nella sua deposizione Basile ricostruisce i momenti prima dell'aggressione: «Poco dopo che Daniele è rientrato, ha aperto la porta della mia camera e ha detto la mia ragazza sta tornando a casa. Gli ho risposto: Daniele fai quello che vuoi, ma lasciami dormire. È tornato una seconda volta e mi ha detto: Mirko i buttafuori non mi hanno fatto entrare e mi hanno rubato 100 euro. Ho risposto Daniele, non mi interessa, lasciami dormire. Poi ho sentito la porta della mia stanza aprirsi e, al buio, la luce di un telefono cellulare avvicinarsi al letto. Ho sentito Vitale dire: Questo è per non avermi aiutato». Basile è stato quindi pugnalato allo stomaco. «Sono corso in cucina - prosegue nel racconto il casarsese - e ho preso l'asse da stiro per cercare di parare i colpi, ma non riuscivo perché ero ferito». La vittima ha subìto la rottura di un tendine al polso destro e ha ricevuto punti di sutura per diverse ferite da taglio tra cui al bicipite destro, sul collo, sul fianco e sul petto. Durante l'intervento dell'avvocato della difesa, Marion Camilleri, Basile ha sostenuto che non vi fosse alcun disaccordo con l'aggressore tranne banali osservazioni domestiche sul suo disordine. 
Emanuele Minca
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Il Gazzettino