Migranti, blitz in Consiglio Regionale, il leader di Casapound sospeso dal lavoro: «Questa è un'epurazione come le purghe staliniane»

TRIESTE - È stato sospeso con effetto immediato dall'agenzia interinale da cui dipende Francesco Clun, il leader triestino di CasaPound che il 4 agosto con una...

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TRIESTE - È stato sospeso con effetto immediato dall'agenzia interinale da cui dipende Francesco Clun, il leader triestino di CasaPound che il 4 agosto con una quindicina di altri militanti del movimento ha messo a segno il blitz nell'aula del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, interrompendo la seduta della V commissione immigrazione in corso per chiedere interventi più decisi sul tema della rotta balcanica.


L'apertura del procedimento disciplinare è stata comunicata a Clun da Randstad Italia con una lettera in cui all'esponente di CasaPound, dipendente interinale della direzione Salute della Regione, si contesta di aver fatto ingresso nella sala del Consiglio dove era in corso la seduta della VI Commissione interrompendola, e di aver dichiarato la propria appartenenza politica, procedendo poi «alla lettura di un testo sulle politiche in tema di immigrazione mentre nel frattempo il resto del gruppo esponeva le bandiere italiane». Una condotta che, sostiene l'agenzia interinale, è in contrasto con il codice di comportamento dei dipendenti della Regione.

Migranti, quasi mille arrivi al mese in Friuli. Fedriga: «Situazione ingestibile»


«Sono molto preoccupato per lo stato di salute della democrazia in Italia, mi assumo eventuali responsabilità penali se ci sono, ma questa è un'epurazione come le purghe staliniane, fatta da un sistema politico che è d'accordo nel non cambiare nulla». Lo afferma all'Adnkronos Francesco Clun, il leader triestino di CasaPound, dopo la sua sospensione con effetto immediato dall'agenzia interinale da cui dipende dopo che il 4 agosto con una quindicina di altri militanti del movimento ha messo a segno il blitz nell'aula del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, interrompendo la seduta della V commissione immigrazione per chiedere interventi più decisi sul tema della rotta balcanica.

«Siamo stufi di sentire solo parole sul tema dell'immigrazione, siamo entrati in Consiglio regionale dove proprio in quei momenti si discuteva uno stanziamento di 7 milioni di euro per l'accoglienza per protestare pacificamente ed esprimere un dissenso - spiega - In regione sul tema della rotta balcanica non è stato fatto nulla di concreto: non si è fatto niente per arginare l'arrivo dei clandestini». «La mia sospensione è un'operazione politica - conclude Clun sottolineando che il giorno del 'blitz' in Consiglio era in ferie - vengo discriminato in quanto esponente di Casapound, chi non la pensa come loro deve essere cacciato».



 

Irruzione di Casa Pound in Consiglio Regionale a Trieste, esponente leghista: "Ai migranti io sparerei"

Nella tarda mattinata di oggi, martedì 4 agosto, c'è stata un'irruzione dei militanti di Casa Pound in Consiglio regionale a Trieste, che sono riusciti a introdursi nel palazzo di piazza Oberdan interrompendo i lavori della sesta commissione chiamata a esprimere un parere sulla delibera di Giunta regionaleFedriga sul programma immigrazione 2020, alla presenza dell'assessore alle Politiche dell'immigrazione, Pierpaolo Roberti.

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Il Gazzettino