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VENEZIA - Studenti e lavoratori scendono in piazza contro «governo, scuola-azienda e sfruttamento». Era formato da poco più di 200 persone il corteo che questa mattina, a partire dalle 9, si è mosso da piazza Barche a Mestre, nell'ambito dell'intera giornata di mobilitazione nazionale che include anche il settore dei trasporti, scuola e sanità.
Gli studenti, in modo particolare, attaccano il governo Draghi per sovraffollamento in classi e pullman, costo di libri e trasporti, «aziendalizzazione» della scuola pubblica e lo sfruttamento in alternanza scuola-lavoro. «Poco o nulla è stato fatto per garantire un rientro a scuola in sicurezza - ha spiegato Aki Sanson, del Fronte della Gioventù Comunista, tra i promotori della protesta - l'anno scorso sono stati circa 216 mila gli studenti contagiati e più di 1,4 milioni quelli messi in quarantena.
Dal canto loro, i lavoratori, meno numerosi e racchiusi sotto le insegne sindacali di Usb e Sgb, hanno manifestato contro sblocco dei licenziamenti, precarietà e sfruttamento, e a favore dell'aumento dei salari e della garanzia del reddito. Nel corso della manifestazione c'è stato anche qualche accenno all'obbligo di Green pass, che dal 15 ottobre sarà esteso a tutti i lavoratori pubblici e privati, considerato «strumento politico che serve a schedare chi va a lavoro e chi no».
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