Matteo Zoppas nuovo presidente veneto, ma Treviso e Padova si astengono

Zuccato e Zoppas
Matteo Zoppas è il nuovo presidente di Confindustria Veneto al posto di Roberto Zuccato. Netta la sua maggioranza. Solo le territoriali di Treviso e Padova si sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Matteo Zoppas è il nuovo presidente di Confindustria Veneto al posto di Roberto Zuccato. Netta la sua maggioranza. Solo le territoriali di Treviso e Padova si sono astenute. «È iniziato un dialogo, ci siamo lasciati alle spalle le problematiche del passato e ora si riparte per fare squadra e costruire insieme il programma - il commento a caldo dell'imprenditore nato a Pordenone nel 1974, laureato alla Bocconi, presidente di Confindustria Venezia-Rovigo e membro del cda di Acqua Minerale San Benedetto e del consiglio generale di Confindustria - Il mio primo obiettivo è ricompattare l'associazione. Le parole d'ordine del mio mandato saranno sviluppo e coesione: il nostro territorio è una forza trainante per lo sviluppo economico e territoriale italiano, dobbiamo presentarci uniti per far pesare la nostra forza e recuperare il ruolo guida che ci appartiene, indirizzando le istituzioni verso concrete scelte di politica industriale che riportino lo sviluppo delle imprese al centro dell'agenda del Paese».


L'astensione di Treviso e Padova è un'apertura di credito che arriva dopo la divisioni affiorate con l'elezione di Vincenzo Boccia alla presidenza nazionale e perplessità recenti sulla costruzione del programma. «Ora dobbiamo recuperare innanzi tutto la coesione. Questa elezione è un segno di fiducia, crediamo che Zoppas possa fare bene - commenta Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso - siamo pronti a collaborare insieme anche se il doppio incarico di Zoppas, previsto dagli statuti, ci lascia qualche perplessità sulla sua terzietà». «Il dialogo per arrivare a una fusione tra tutte le territoriali venete continua - commenta Luca Barbini, presidente della Confindustria Belluno Dolomiti - si potrebbe partire dalle società di servizi».
Il consiglio di presidenza ha proceduto all'elezione di Zoppas dopo la relazione dei membri della commissione di designazione - i tre «saggi» Attilio Biancardi, Stefano Dolcetta e Marco Riva - che nelle scorse settimane avevano raccolto gli orientamenti degli industriali. «Rivolgo - rileva Zuccato in una nota - le mie sincere congratulazioni e l'augurio di buon lavoro a Matteo Zoppas. Sono certo che il neo presidente saprà guidare nel migliore dei modi la Federazione, nel segno dell'unità e perfettamente consapevole delle complesse sfide che l'industria veneta ha davanti a sé. In questi anni ho lavorato per dare a Confindustria Veneto una visione chiara e qualche strumento in più per affrontare queste sfide. Ponendo al centro il nuovo manifatturiero, soprattutto il suo legame con la rivoluzione digitale e le nuove competenze, convinto che questo mix rappresenti il motore per la crescita della nostra economia».

«Saluto in Zoppas l'erede di una nostra importante dinastia imprenditoriale e contemporaneamente anche un cambiamento generazionale all'interno dell'associazione che rappresenta le grandi imprese venete - sottolinea il presidente della Regione Veneto Luca Zaia -. Alla Regione Veneto le imprese stanno a cuore, così come i lavoratori, e siamo pronti a fare fronte comune sulle grandi battaglie della fiscalità, della sburocratizzazione e delegificazione, nonché per affrontare insieme, con grande attenzione e spirito di squadra, la crisi del sistema bancario veneto e del credito». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino