TREVISO - Chiuso per burocrazia. Dopo 53 anni, ieri, ha cessato l’attività lo storico negozio di alimentari di via Luzzatti all'incrocio con via Botteniga. ...
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Il «casoin» ha aperto nel 1961 ed è stato uno dei primi ad essere organizzato come «minimarket» in stile americano, con scaffali e bancone.
I fratelli Anna e Danilo Mirolo sono due volti noti nel quartiere, due punti di riferimento per l'intera comunità che vive tra il Put e strada Ovest. Spesa consegnata a domicilio pochi minuti dopo la telefonata del cliente, libretto di credito per chi scende senza spiccioli e un'infinita serie di servizi su misura per i clienti. «Magari non abbiamo tanta scelta ma abbiamo i prodotti migliori in commercio» spiega orgoglioso Danilo che ancora non si immagina il suo futuro da pensionato. Per questa ragione continua a parlare al presente del negozio che ormai ha gli scaffali vuoti e sopra il bancone due vassoi di tramezzini per l'addio al quartiere. «Ci mancheranno i clienti, con loro abbiamo fatto tanta strada» racconta Anna.
A preoccupare i due fratelli sono altre richieste: quelle della burocrazia, praticamente obblighi insormontabili. Così per loro due che hanno superato i 70 anni, ma che alla pensione fino a poco tempo fa non ci pensavano proprio, la scelta è parsa obbligata. «Abbiamo avuto un'ispezione dell'ufficio igiene e ci hanno detto che dobbiamo adeguarci alle nuove normative, - spiegano - non solo gli impianti ma dovremmo fare anche dei nuovi pavimenti e non ce lo possiamo certo permettere». «Sarebbe bello che qualcun altro rilevasse l'attività e la facesse rinascere - raccontano i due fratelli - si tratta di un servizio utile per i molti anziani che vivono in questo quartiere». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino