Rovigo in love. Oltre tremila podisti in giro per la città: successo per la mezza maratona

Oltre tremila podisti in giro per la città: successo per la mezza maratona
ROVIGO - «Ho visto una Rovigo soddisfatta e serena» sono le parole di Cinzia Sivier, presidente dell'Uisp provinciale e vicepresidente della Run.It Rovigo, mentre...

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ROVIGO - «Ho visto una Rovigo soddisfatta e serena» sono le parole di Cinzia Sivier, presidente dell'Uisp provinciale e vicepresidente della Run.It Rovigo, mentre il serpentone dei 3.350 partecipanti alla Rovigo in love, l'edizione numero cinque, usciva dal Corso per inoltrarsi nelle vicina periferia. Un piccolo esercito di podisti che interpretavano a loro modo il piacere di correre o passeggiare di sera attraverso il capoluogo polesano. Da percorrere cinque o dieci chilometri a piacimento, oppure partecipare alla mezza maratona di 21,097 chilometri.



«Dico una Rovigo soddisfatta perché la buona impressione l'ho avuta subito, giovedì scorso, quando abbiamo fatto la presentazione usando come coreografia l'hotel Regina Margherita, uno dei luoghi più belli di Rovigo». Si è puntato sull'abbinamento fra sport e cultura per questa edizione della Rovigo in love. «Era un fatto scontato. La corsa doveva svolgersi in febbraio, in occasione di San Valentino, festa degli innamorati, non per niente si chiama Rovigo in love, portandola in estate era naturale legarla alle bellezze di Rovigo che non sono poche e tutte da amare. La mostra del Roverella su Kandinskij mi sembra molto eloquente. Usciamo dal provincialismo per essere quelli che siamo, aperti al mondo con le nostre contraddizioni e la voglia di fare. Faccio notare il valore degli sponsor che hanno permesso la realizzazione di questa manifestazione, ben 32 e tutti di valore nazionale. Non abbiamo chiesto loro di darci una mano, si sono fatti avanti con delle offerte. Rovigo che lavora capisce quanto può essere importante il volano di una corsa come la Rovigo in love».


I PRESENTI
Sono stati 3.350 i pettorali staccati, non era facile tenere a bada questo piccolo esercito. «Eravamo in 98, altri 20 sul percorso e 10 all'arrivo. C'era anche un gruppo di ragazze ucraine guidate da Tatiana che è di nazionalità russa. Ovvio che il numero maggiore era quello della Run.It, ma tutti i gruppi di Rovigo e dintorni hanno partecipato all'organizzazione. Tanti che nominandoli non vorrei saltarne qualcuno e di questo mi scuso in anticipo. Con noi c'erano gli amici di Emergengy, il Cai, il Gruppo podistico di Giacciano con Baruchella, il Nucleo Carabinieri di Canaro, l'Odv di Rovigo, l'Assopolizia, la Fiab, la BoarApiedi, i vigili del fuoco in pensione, i ragazzi dell'animazione San Bortolo di Rovigo coadiuvati dalla Protezione civile e gli studenti della quarta liceo scientifico Paleocapa coordinati dal professor Marco Gregnanin. Poi altri a titolo personale. A tutti siamo grati. Un ringraziamento particolare alla Polizia e alla Polizia lcoale che hanno permesso lo svolgersi di questa manifestazione. Un grazie anche alla loro pazienza». Rovigo in love non era solo camminata. «Direi che dal lato sportivo era forse più importante con la sua mezza maratona, dove abbiamo raccolto 487 iscrizioni e al via se ne sono presentati 400. Gli 87 che non sono arrivati non hanno potuto farlo per via del Covid e ci hanno mandato un referto, quindi la loro iscrizione sarà valida per il 2023: avevano già pagato. Diverso il discorso sui camminatori che prendono dei pacchetti di iscrizioni e poi se li compilano. I partecipanti sono stati 3.350, ma le iscrizioni hanno superato quelle delle passate edizioni. Qui non scatta, però, il meccanismo dell'edizione successiva». A un certo punto corso del Popolo sembrava una discoteca. «Per questo mi scuso un po' con chi non è abituato a queste esplosioni di entusiasmo, ma Fabio Caldari e Marco Corona, i nostri speaker, erano una miscela esplosiva. Non si poteva non essere trascinati dalla loro musica».


I VINCITORI


Due Rovigo in love, quella popolare sul Corso, quella d'elite in piazza Vittorio Emanuele. «Abbiamo messo il tappeto rosso e le transenne come s'addice a una maratona. Ha vinto un nostro tesserato, Daniele Berto della Run.It, che ha battuto Mauro Valentini della Spak 4 di Padova e Massimiliano Montanari del Gs Lamone». Nelle donne? «Prima Biancamaria Boev della Atl Roma Acquacetosa, seconda Daniela Campolongo del Team K Sport, terza Manuela Magon della Run.It, una nostra atleta». Per quanto riguarda la classifica di partecipazione? «Davanti a tutti la Venice Marathon, seguita dalla Corri Ferrara e dalla Aido». Nel complesso che bilancio stila? «Una buona edizione che si può migliorare perché Rovigo piace e parafrasando lo slogan di un noto digestivo, è una città tutta da... correre». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino