OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - «Se non mi paghi, tutti sapranno come trascorri le tue giornate» Parole queste che una squillo italiana quarantenne madre di famiglia ormai si sognava anche la notte. Due le strade, indebitarsi o andare in caserma e confidare il suo dramma. A ridurla sul lastrico è stato uno dei suoi clienti. Lei, quarantenne, ormai senza soldi, ha trovato la forza di parlare, ma almeno è riuscita a far arrestare la persona che gli ha rovinato la vita.
LE INDAGINI
L’altro giorno l’estorsore è andato per l’ennesima volta dalla prostituta a ritirare il “pizzo”, ma questa volta ad attenderlo ha trovato i carabinieri. Nei guai è finito un cinquantenne italiano della Saccisica che è stato arrestato in flagranza di reato per estorsione. Il blitz dopo che la vittima, impossibilitata a pagare ulteriormente il suo aguzzino, si è recata in caserma dai militari per raccontare il dramma che stava vivendo. Si è deciso di organizzare un finto appuntamento.
L’estorsore, ignaro del fatto che il “giochino” era ormai arrivato ai titoli di coda, ha suonato al campanello della squillo.
I FATTI
La donna negli ultimi mesi avrebbe consegnato all’ex cliente una somma superiore ai 15mila euro per comprare il suo silenzio e non doversi vergognare davanti ai suoi affetti più cari per quella doppia vita che stava portando avanti.È emerso che la donna, affascinante e di bella presenza, esercitasse la prostituzione in un appartamento non distante da Padova. Tempo fa ha conosciuto un cinquantenne, ci sarebbero stati alcuni incontri fra di loro naturalmente a pagamento. Non appena il cliente ha capito che la fragilità della squillo stava proprio nell’avere un “lavoro” un po’ sopra le righe, si è trasformato in un aguzzino.
All’inizio la donna pensava fosse solo un comportamento per avere qualche prestazione gratis. Quando però è entrata nell’ordine di idee che l’ormai ex cliente non era più interessato alle effusioni, ma ai suoi soldi, è caduta in un tunnel senza ritorno. Forse consigliata da qualche amica, la vittima ha bussato alla porta della caserma e si è confidata. Un racconto doloroso, per la vergogna di dover svelare la propria reale identità, ma anche di paura per essere nelle mani di un estorsore.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino