MONTAGNANA - È a sette cifre la stima dei danni provocati dal violentissimo nubifragio che il 2 agosto scorso ha messo in ginocchio Montagnana. Nella relazione che il...
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Nonostante questo, i cittadini e le attività economiche hanno fatto del proprio meglio per fornire stime più precise possibile sull'entità del danno subìto, con tanto di foto documentative. Il Comune ha fatto altrettanto, basandosi sui sopralluoghi dei vigili del fuoco e della Soprintendenza delle Belle Arti di Venezia per poi raccogliere tutto il materiale in una relazione inviata a Venezia.
RAFFICHE
Nella prima parte del documento viene descritto il violento downburst che ha sferzato la città per circa 20 minuti con raffiche che hanno raggiunto picchi di 130-150 chilometri orari. «I danni più importanti hanno interessato i parchi di proprietà comunale (in cui sono ricomprese anche molte piante secolari) scrive il Comune ovvero il Parco del Fiumicello, i viali dei cimiteri comunali, gli alberi lungo le piste ciclabili, le aree verdi delle piazze e dei quartieri residenziali nonché i parchi degli istituti scolastici». E ancora: le coperture di scuole, impianti sportivi, piscine, degli edifici che ospitano le Poste e l'ex Pretura, i magazzini comunali, l'ostello, le recinzioni e gli impianti di Prato della Valle. L'evento non ha risparmiato nemmeno la cinta muraria, in particolare nel tratto Est-Ovest, sono caduti più di 20 merli, due dei quali sul rivellino di Porta Padova, rimasta chiusa al traffico per una settimana. Danni anche al duomo, alla chiesa di San Francesco e all'ex Chiesa di San Benedetto. E ai sistemi di videosorveglianza sia intra moenia, sia nel Parco del Fiumicello: alcune telecamere sono tuttora malfunzionanti. Centinaia le segnalazioni raccolte dai privati: il nubifragio ha colpito soprattutto tetti, camini e cortili, sradicando decine di alberi. Anche il settore agricolo si è fatto avanti, visto che le raffiche di vento hanno divelto serre e immobili e spazzato via ettari di colture.
Maria Elena Pattaro Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino