VENEZIA - «Nelle città si sta perdendo il controllo sociale, le persone ora hanno paura anche a rimanersene in casa e non sono rari i casi di ladri che, colti in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«In questi anni abbiamo lavorato su una montagna di diritti e messo da parte il minimo dei doveri», ha spiegato Brugnaro. «Per questa ragione la proposta di legge è importante e valuteremo con attenzione la velocità del Parlamento nel suo esame, perché le persone debbono verificare che lo stato c'è. La proposta ha il merito di lavorare sulla prevenzione e non sulla pena, non appesantendo il sistema giudiziario rilanciando il ruolo del giudice di pace penale».
Al momento, ha ricordato ancora il primo cittadino di Venezia, «prima di arrestare una persona dobbiamo filmarla, coglierla in flagranza, reperire la prova del reato e solo allora la possiamo denunciare alla giustizia, che peraltro la giudicherà facendola rimanere a piede libero. Recentemente a Venezia abbiamo fermato anche dei minori per piccoli reati di spaccio: in quel caso li abbiamo presi e riportati dai genitori, i quali, da quanto abbiamo verificato, sono spesso inconsapevoli di ciò che fanno i figli». «Una società civile - ha detto ancora Brugnaro - non nasconde la testa sotto la sabbia. Nella mia città, ultimamente, solo per imbrattamenti abbiamo subito danni per circa 86mila euro, risorse che non potremo usare per i servizi sociali, capitolo importantissimo per una città come
Venezia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino