Brugnaro: «Urgente la legge per difenderci da chi fa danni alle città»

Brugnaro: «Urgente la legge per difenderci da chi fa danni alle città»
VENEZIA - «Nelle città si sta perdendo il controllo sociale, le persone ora hanno paura anche a rimanersene in casa e non sono rari i casi di ladri che, colti in...

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VENEZIA - «Nelle città si sta perdendo il controllo sociale, le persone ora hanno paura anche a rimanersene in casa e non sono rari i casi di ladri che, colti in flagranza di reato, ridono in faccia alle forze dell'ordine»: lo ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro presentando alla Camera la proposta di legge presentata da Andrea Causin (Ap) su sicurezza e decoro urbano nelle città.  «Nel 2016 i reati nelle nostre città sono calati del 6% ma è aumentata la sensazione di insicurezza nei  cittadini, che spesso non denunciano neanche più i microreati» ha sottolineato Causin, che ha presentato la proposta di legge per contrastare «i comportamenti lesivi della sicurezza e del decoro urbano». La proposta di legge, ha detto Causin, prende le mosse dall'esempio utilizzato dall'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani e prevede tra l'altro l'attribuzione al Giudice di Pace Penale la competenza a decidere su tutti gli illeciti costituiti da comportamenti lesivi del "bene giuridico sicurezza urbana", o che comunque provocano degrado urbano.  Si prevede poi la possibilità di comminare nuove forme di sanzione costituite dalla permanenza dalla polizia giudiziaria fino a un massimo di 10 giorni.


«In questi anni abbiamo lavorato su una montagna di diritti e messo da parte il minimo dei doveri», ha spiegato Brugnaro. «Per questa ragione la proposta di legge è importante e valuteremo con attenzione la velocità del Parlamento nel suo esame, perché le persone debbono verificare che lo stato c'è. La proposta ha il merito di lavorare sulla prevenzione e non sulla pena, non appesantendo il sistema giudiziario rilanciando il ruolo del giudice di pace penale». 


Al momento, ha ricordato ancora il primo cittadino di Venezia, «prima di arrestare una persona dobbiamo filmarla, coglierla in flagranza, reperire la prova del reato e solo allora la possiamo denunciare alla giustizia, che peraltro la giudicherà facendola rimanere a piede libero. Recentemente a Venezia abbiamo fermato anche dei minori per piccoli reati di spaccio: in quel caso li abbiamo presi e riportati dai genitori, i quali, da quanto abbiamo verificato, sono spesso inconsapevoli di ciò che fanno i figli». «Una società civile - ha detto ancora Brugnaro - non nasconde la testa sotto la sabbia. Nella mia città, ultimamente, solo per imbrattamenti abbiamo subito danni per circa 86mila euro, risorse che non potremo usare per i servizi sociali, capitolo importantissimo per una città come 
Venezia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino