Ha sorpassato in furgone un gruppo di ciclisti, inveendo contro di loro perché, a suo dire, creavano intralcio sulla strada. Loro non si sono sottratti alla discussione,...
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Erano circa le 11 di ieri mattina e il furgone del 62enne stava scendendo da Longhere verso Vittorio Veneto. Sulla strada c’erano quattro ciclisti e il mezzo da lavoro avrebbe azzardato una manovra pericolosa, stando a quanto riferito dai testimoni, per sorpassare il gruppetto. Poi si è fermato a un bivio ed è stato raggiunto. I ciclisti, con gesti espliciti, hanno mandato a quel paese il 62enne per il sorpasso avvenuto pochi secondi prima ma l’uomo, invece di proseguire oltre, è sceso imbufalito minacciando i presenti con un coltellaccio. I ciclisti, a quel punto, hanno pensato bene di riprendere la marcia per cercare di allontanarsi, ma il 62enne non voleva in alcun modo soprassedere e lasciare che la vicenda si concludesse in quel modo. Così li ha inseguiti e ha urtato, a quanto pare volontariamente, il telaio di una delle due ruote, facendo precipitare il ciclista a terra. Gli altri tre, a quel punto, hanno subito chiesto l’intervento dei carabinieri di Vittorio Veneto guidati dal comandante Giuseppe Agresti. I quali, dopo aver contattato il Suem 118, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e, ricostruita la vicenda, denunciato il 62enne.
Il 62enne però, a differenza di quanto dichiarato dai ciclisti, sostiene di essere stato lui, al principio almeno, vittima di un pestaggio. «Quando sceso uno di loro si è tolto il caschetto e mi è venuto incontro - afferma l’uomo -. Io ho cercato di colpirlo, questo è vero, ma successivamente è stato lui ad affondare i colpi più pesanti. Tant’è che pure io sono andato in ospedale, dove sono stato sottoposto a una tac di controllo». Secondo il 62enne, che verrà sentito in giornata in comando, dov’è stato convocato, la vittima sarebbe proprio lui. «Ho inseguito il gruppo e ho estratto il coltello ma non ho investito il ciclista, mi sono solo avvicinato per provare e fermarlo, l’ho toccato ed è caduto». «Sono sotto choc, tant’è che in questo momento sono in ospedale (raccontava al telefono ieri pomeriggio) perchè soffro di cuore e sono sotto monitoraggio».
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Il Gazzettino