La denuncia di Legambiente: distruttivi i lavori sul fiume Noncello

Le sponde del Noncello pulite troppo radicalmente per Legambiente
PORDENONE - Biodiversità in pericolo sulle sponde del Noncello, a causa degli interventi di pulizia delle sponde. La denuncia arriva dal circolo pordenonese di Legambiente...

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PORDENONE - Biodiversità in pericolo sulle sponde del Noncello, a causa degli interventi di pulizia delle sponde. La denuncia arriva dal circolo pordenonese di Legambiente Fabiano Grizzo presieduto da Renato Marcon, che giudica gli interventi eccessivamente invasivi e che chiede che in futuro simili lavori vengano effettuati con la supervisione di esperti.


«È in pericolo la biodiversità, cioè la varietà di specie animali e vegetali che hanno ripreso piano piano il loro spazio a Pordenone, sulle sponde delle rogge, dei rii e del fiume Noncello. La ricchezza biologica che potrebbe rappresentare una risorsa per il territorio, anche dal punto della fruizione turistica della città»: questo il grido d'allarme lanciato dal sodalizio ambientalista, che per tale motivo denuncia gli interventi di rimozione indiscriminata e poco attenta degli arbusti e chiede maggiore attenzione nell'effettuare lavori di pulizia non giustificati dal punto di vista della riduzione del rischio idrogeologico, come dimostrano gli esperti da moltissimo tempo».

La tesi di Legambiente è che i lavori effettuati tendano a trasformare le sponde del fiume in qualcosa di simile a giardini all'inglese, ordinati e puliti, o a pioppeti da tenere in file parallele: «Ma le sponde dei fiumi, per natura, non sono questo. La biodiversità, al contrario, ha bisogno del suo spazio, è fatta anche di piante storte e tronchi caduti, è un apparente caos, decifrabile solo da occhi esperti». Secondo Legambiente, i lavori effettuati hanno comportato la rimozione di piante in buono stato di salute e di arbusti che non influenzano il rischio idraulico, ma giocano un importante ruolo nel conservare l'elevata biodiversità delle sponde. Quel labirinto di arbusti, liane, carici e cannucce palustri pullula di vita, con funghi, insetti, uccelli, come un cormorano che si asciuga appoggiato su un tronco. Da sempre, in natura, questa biodiversità incornicia i corsi d'acqua. Gli interventi di pulizia come quelli realizzati di recente, invece, semplificano e impoveriscono gli ecosistemi, spesso oltretutto provocando danni come l'apertura di una strada alle piante invasive come il rovo, o a piante esotiche invasive che tendono a soppiantare la flora autoctona.


 

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Il Gazzettino