Noto imprenditore e moglie arrestati. Operai in nero trattati come schiavi

PADOVA - I Carabinieri del Comando Provinciale di Padova stanno dando esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un imprenditore operante nel settore...

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PADOVA - I Carabinieri del Comando Provinciale di Padova stanno dando esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un imprenditore operante nel settore agricolo nel comune di Albignasego, e della moglie che dal 2011 sfruttavano manodopera clandestina, per la conduzione della propria azienda


Decine gli stranieri sfruttati e tenuti quasi in stato di indigenza. Contestualmente agli arresti eseguito anche un decreto di sequestro di immobili riconducibili all’imprenditore, del valore di oltre 600.000 euro che andrà a garanzia del danno erariale causato dal mancato versamento di tutti gli oneri connessi alle prestazioni lavorative documentate. Sequestrati anche conti correnti e valori mobiliari. I lavoratori che si facevano maledurante il lavoro erano costretti a mentire ai sanitari per non perdere il misero posto di lavoro. Decine i lavoratori coinvolti, in maggioranza bengalese.

CHI SONO GLI ARRESTATI
Gli arrestati sono Walter Tresoldi, 49 anni di Albignasego, condotto al Due Palazzi di Padova, e la moglie Fanica Hodorogea, 48 anni di origini romene, posta ai domiciliari.

 

LE ACCUSE
Sono accusati, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, lesioni personali, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, omesso versamento di contributi previdenziali ed evasione connessa a denunce obbligatorie del datore di lavoro. Oltre a loro il gip di Padova ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare anche per un loro collaboratore di origine bengalese, al momento all'estero.
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Il Gazzettino