Il governo blocca il corso di laurea in medicina a Treviso. Il sindaco Conte: «Veneto preso di mira a Roma»

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TREVISO - Il Governo impugna la legge del Veneto che istituiva il corso di laurea in Medicina a Treviso grazie alla sinergia tra Ulss 2 Marca trevigiana e...

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TREVISO - Il Governo impugna la legge del Veneto che istituiva il corso di laurea in Medicina a Treviso grazie alla sinergia tra Ulss 2 Marca trevigiana e Università di Padova. Una notizia che ha mandato su tutte le furie il Governatore Luca Zaia che, in una nota ufficiale, commenta: «Annuncio già che come Regione del Veneto ricorreremo contro questa decisione del Governo, e difenderemo assolutamente la nostra legge».


Su quanto deciso a Roma interviene anche il sindaco di Treviso. «Ormai è palese che qualcuno, a Roma, abbia preso di mira il Veneto e quelle Regioni che, nel pieno rispetto della legge e delle competenze, creano opportunità per i rispettivi territori». A sostenerlo è il sindaco di Treviso, Mario Conte, in relazione alla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge regionale del Veneto che prevede l'attivazione, da parte dell'Università di Padova, del corso di laurea in Medicina e chirurgia a Treviso.

«Sosterremo la Regione e il presidente, Luca Zaia - aggiunge Conte - nel far valer, in tutte le sedi i contenuti della legge regionale e la correttezza dell'iter. Rallentare o addirittura cercare di negare ad un intero comprensorio un polo universitario d'eccellenza, che si traduce poi in medicina e cure che peraltro hanno permesso, recentemente, di contenere l'emergenza sanitaria - conclude - ci sembra una presa di posizione quantomeno discutibile».

Al di là del ricorso contro la decisione del Governo, il presidente Zaia spiega : «È arrivato come un fulmine a ciel sereno. Sarebbe stato meglio, da parte del Governo, usare il buon senso perché in questo caso non stiamo parlando di chissà quale strana operazione, ma della gemmazione di una facoltà, di un corso di laurea in medicina e chirurgia a Treviso, una sede che ha già otto cliniche universitarie, i primi anni di insegnamento, e che con questa legge completa un ciclo virtuoso iniziato molti anni fa». 


«Tutto - sottolinea Zaia - è stato portato avanti e definito in totale collaborazione con l'Università e il Rettore Rizzuto e con la sua prestigiosa Scuola di Medicina presieduta dal professor Merigliano. Un'operazione, tra l'altro, in linea perfetta con l'importanza di rafforzare la formazione in sanità, emersa con tanta evidenza nel corso dell'emergenza Covid-19». «Ho appreso con stupore - prosegue il Governatore - che l'impugnativa è stata chiesta dai Ministeri della Salute e dell'Economia. Ne ho immediatamente parlato con il Ministro per gli Affari Regionali Boccia - riferisce Zaia - e mi auguro che ci sia la possibilità di sedersi a un tavolo per evitare il prosieguo dell'impugnativa. Se così non fosse - annuncia il Presidente del Veneto - ricorreremo in tutte le sedi appropriate per difendere e affermare le nostre buone ragioni». 

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Il Gazzettino