RESANA - Hanno sfondato il tetto in piena notte per calarsi dall'alto all'interno del capannone e show room targato St.On House in via Santa Brigida a Castelminio....
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DA QUANTIFICAREI danni alla copertura, smantellata con la rimozione di lucernari dalla sommità, e più in basso dallo sfondamento del controsoffitto, non sono ancora stati quantificati. Così come non è stato quantificato l'importo dei danni ai sistemi di sicurezza, a partire dall'allarme, che i ladri hanno manomesso e mandato in tilt prima di entrare, evitando che scattasse ogni forma di allerta. A trovarsi davanti per prima l'amara sorpresa una dipendente del negozio che alle 8 di ieri ha immediatamente avvisato il titolare. Sul posto è intervenuto anche l'assessore alle attività produttive Matteo Bellinato insieme ai carabinieri che dopo il sopralluogo hanno attivato le ricerche.
LA FUGAMa i ladri, che secondo le forze dell'ordine erano almeno in otto, durante la mattinata di ieri probabilmente erano già fuggiti oltre il confine. Sicuramente a bordo di un camion, su cui hanno caricato l'enorme quantitativo di merce che hanno accuratamente scelto: «Non hanno neppure sfiorato la sezione outlet, hanno prelevato però tutti i capi firmati più costosi, dai giacconi di Napapijri da uomo ai capispalla di Lou Jo, ma anche scarpe di Nike, capi firmati Franklin e Marhall», continua Bortolotto osservando gli appendiabiti vuoti.
LA RABBIA«Pur avendo attrezzato la struttura con la predisposizione di un sistema di videosorveglianza- si sfoga Bortolotto- ho dovuto mantenere spente le telecamere a causa dell'inasprimento della normativa sulla privacy. Per adeguarmi alle normative avrei dovuto investire risorse e seguire l'iter burocratico. Così, per evitare multe di 7 mila euro in caso di controlli, ho deciso di tenere spente le telecamere. Non avrei mai immaginato di subire simili danni». I ladri hanno sfondato la recinzione posteriore, poi si sono arrampicati in cima, quindi sono usciti dal cancello in via Santa Brigida, dopo aver rotto il lucchetto. La dinamica è ben chiara, e la sensazione del titolare, vista l'abilità dei ladri nel muoversi con destrezza all'interno della struttura, selezionando al volo la merce di valore, è inquietante. «Il dubbio è che i ladri siano entrati qui fingendo di essere clienti per poi tornare a fare man basso dei capi più pregiati», spiega Bortolotto. «Un furto su commissione, forse peggio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino