Ladri acrobati: buco nel tetto e via vestiti per 100mila euro

Sabato 16 Giugno 2018 di Maria Chiara Pellizzari
Ladri acrobati: buco nel tetto e via vestiti per 100mila euro
RESANA - Hanno sfondato il tetto in piena notte per calarsi dall'alto all'interno del capannone e show room targato St.On House in via Santa Brigida a Castelminio. Dall'altezza di ben 7 metri, avvalendosi di un ingegnoso intreccio di scale e corde, una gang di ladri professionisti con indubbie doti acrobatiche è riuscita ad entrare indisturbata nel magazzino e negozio d'abbigliamento facendo man bassa di capi firmati. Il bottino? «Si avvicina ai 100 mila euro dal solo conteggio dei capi che mancano all'appello», spiega sconsolato Stefano Bortolotto, ieri al lavoro insieme ai tecnici per lavorare al ripristino della struttura. 
 
DA QUANTIFICAREI danni alla copertura, smantellata con la rimozione di lucernari dalla sommità, e più in basso dallo sfondamento del controsoffitto, non sono ancora stati quantificati. Così come non è stato quantificato l'importo dei danni ai sistemi di sicurezza, a partire dall'allarme, che i ladri hanno manomesso e mandato in tilt prima di entrare, evitando che scattasse ogni forma di allerta. A trovarsi davanti per prima l'amara sorpresa una dipendente del negozio che alle 8 di ieri ha immediatamente avvisato il titolare. Sul posto è intervenuto anche l'assessore alle attività produttive Matteo Bellinato insieme ai carabinieri che dopo il sopralluogo hanno attivato le ricerche. 

LA FUGAMa i ladri, che secondo le forze dell'ordine erano almeno in otto, durante la mattinata di ieri probabilmente erano già fuggiti oltre il confine. Sicuramente a bordo di un camion, su cui hanno caricato l'enorme quantitativo di merce che hanno accuratamente scelto: «Non hanno neppure sfiorato la sezione outlet, hanno prelevato però tutti i capi firmati più costosi, dai giacconi di Napapijri da uomo ai capispalla di Lou Jo, ma anche scarpe di Nike, capi firmati Franklin e Marhall», continua Bortolotto osservando gli appendiabiti vuoti. 

LA RABBIA«Pur avendo attrezzato la struttura con la predisposizione di un sistema di videosorveglianza- si sfoga Bortolotto- ho dovuto mantenere spente le telecamere a causa dell'inasprimento della normativa sulla privacy. Per adeguarmi alle normative avrei dovuto investire risorse e seguire l'iter burocratico. Così, per evitare multe di 7 mila euro in caso di controlli, ho deciso di tenere spente le telecamere. Non avrei mai immaginato di subire simili danni». I ladri hanno sfondato la recinzione posteriore, poi si sono arrampicati in cima, quindi sono usciti dal cancello in via Santa Brigida, dopo aver rotto il lucchetto. La dinamica è ben chiara, e la sensazione del titolare, vista l'abilità dei ladri nel muoversi con destrezza all'interno della struttura, selezionando al volo la merce di valore, è inquietante. «Il dubbio è che i ladri siano entrati qui fingendo di essere clienti per poi tornare a fare man basso dei capi più pregiati», spiega Bortolotto. «Un furto su commissione, forse peggio». 
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