L’Agordina sarà più sicura: canale di scolo a La Muda

Ruspe al lavoro a La Muda per liberare la strada da acqua e fango
Nuova vita in vista per la strada regionale 203 “Agordina”. A breve, infatti, sarà messo mano a uno dei suoi punti più neri: quello de La Muda,...

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Nuova vita in vista per la strada regionale 203 “Agordina”. A breve, infatti, sarà messo mano a uno dei suoi punti più neri: quello de La Muda, periodicamente “invasa” da materiale che frana da monte a causa di acqua e disgelo. Non di rado bloccando il traffico e isolando il comprensorio che come alternativa ha solo la strada del Mis ma che, anch’essa, ha varie criticità. «L’intervento in previsione - spiega il sindaco Ezio Zuanel - è stato appaltato proprio venerdì e consentirà di far transitare il materiale in caduta direttamente nel Cordevole, attraverso una sorta di sottopasso». 

IL PIANO 
L’area in questione è quella che lo scorso anno fu tra le prime a essere “vittima” di Vaia. Era domenica 28 ottobre, vigilia del disastro vero e proprio, quando attorno alle 10 piombò in strada un’ingente quantità di sassi, piante e fango. Da quel giorno, anche per altre problematiche, la 203 rimase chiusa a lungo.  «Quell’episodio - ricorda il primo cittadino - è stato il più grave ma altre ve ne sono stati prima e qualcosa anche dopo. Le cime alle spalle dell’abitato, soprattutto dopo il grosso incendio di qualche anno fa, buttano giù di tutto. Ripulire la zona a monte, è stato valutato dagli esperti, è impossibile. Da qui l’idea di creare sotto la strada un canale di scolo». 
I NUMERI 

Il sottopasso, delle dimensioni di 5 metri per 3, sarà realizzato circa 50 metri dopo il vecchio scolo (in direzione Belluno). Costerà circa 900mila euro messi sul piatto dai Servizi forestali e da Veneto strade con i fondi del “bando Vaia” in scadenza lo scorso 30 settembre. Ad aggiudicarsi i lavori è stata la Geo+Bau di Tambre. «I lavori potrebbero iniziare a giorni - sottolinea il sindaco - e confidando in un inverno mite andare avanti spediti. Prima di tutto verrà realizzato il sottopasso e poi la conduttura. Si tratta di un canalone che ha una sezione tripla nel quale potranno anche entrare, da valle, i mezzi necessari, quali ad esempio ruspe o scavatori, per asportare il materiale. Sarà posto più lontano dalle case rispetto all’attuale. Negli ultimi quattro anni si sono registrati tre gravi episodi di frana e in tutte queste volte gli edifici sono stati danneggiati e sporcati. Per il Comune di La Valle questo è veramente un punto nero da risolvere radicalmente. Ma lo è anche per l’intero Agordino che di là deve transitare per raggiungere Belluno e via via le altre località». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino