JESOLO - Avrebbe usato la scheda carburanti del Comando per rifornire la propria auto, per questo è stato sospeso dal servizio. E sempre nei suoi confronti è...
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La notizia circola da giorni nei corridoi del municipio, ma all’esterno era rimasta fino ad oggi “coperta” Di certo, tra l’intero personale si sta provando un forte senso di sgomento e dispiacere ad ogni livello. Anche perché un simile episodio, se confermato, rischia di rappresentare una “macchia” per l’intero Comando, ovvero un gruppo di agenti da anni impegnato in prima linea su più fronti per il rispetto delle regole e della legalità. E proprio per questo, di fronte alle prime perplessità emerse, la presa di posizione dell’ente è stata immediata con l’avvio dei necessari accertamenti affinché sulla vicenda venga fatta la massima chiarezza. Dopo la segnalazione in Procura, sono infatti scattate le indagini che dovranno fare piena luce su quanto accaduto e chiarire come abbia agito l’agente.
ACCERTAMENTI
Secondo i primi accertamenti già compiuti, il dipendente avrebbe effettuato dei rifornimenti in periodi ravvicinati l’uno dall’altro, in base alla disponibilità della stessa scheda carburanti. Ma tra gli aspetti che dovranno essere accertati c’è anche il fatto se in questo “giochetto” abbia usato sempre la stessa auto di servizio o delle auto diverse. E poi in quali stazioni di servizio e per quanto tempo. Una serie di elementi che una volta chiariti e messi assieme, potrebbe anche permettere di quantificare l’eventuale valore dei rifornimenti non autorizzati. Senza dimenticare che, una volta chiariti questi aspetti, il Comune potrebbe anche aprire nei confronti del dipendente un procedimento disciplinare con il rischio di licenziamento. Poca, anzi pochissima, in municipio, la voglia di commentare la vicenda. «Con gli accertamenti della Procura in corso non voglio dire nulla – si limita a dire il sindaco, Valerio Zoggia –. Attendiamo l’esito dei controlli e poi faremo le opportune valutazioni».
Giuseppe Babbo
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Il Gazzettino