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MANIAGO - Sulla tragica morte di Soufiane Touhami, l'operaio marocchino precipitato da un'altezza di sedici metri, sta indagando la Procura. Ieri mattina, sulla scorta dei primi accertamenti, i carabinieri di Maniago e del Radiomobile di Spilimbergo hanno depositato una notizia di reato per l'ipotesi di omicidio colposo. A valutare gli atti sarà il sostituto procuratore Federico Baldo. L'infortunio si verificato alla Bioman di Maniago, in uno dei capannoni in località Dandolo. La vittima non era un dipendente dell'azienda di via Vivarina, ma lavorava per una ditta lombarda che si occupa dell'installazione di impianti fotovoltaici. Touhami, che ha la residenza a Ortovero in provincia di Savona, era in trasferta in Friuli assieme ad altri compagni di lavoro.
L'INFORTUNIO
L'infortunio è successo verso le 16.30.
GLI ACCERTAMENTI
Carabinieri e tecnici dello Spisal si sono concentrati per diverse ore sul luogo dell'infortunio. Grazie all'autoscala dei Vigili del fuoco, utilizzata per esaminare la copertura, è stato possibile documentare il luogo in cui c'è stato il cedimento e visionare lo stesso pannello che si è rotto (e che è stato posto sotto sequestro). Sarà la Procura a valutare eventuali responsabilità e a verificare se il 27enne lavorasse in condizioni di sicurezza sul tetto, copertura che ha soltanto una lieve pendenza per agevolare lo scorrimento dell'acqua quando piove. Si dovrà chiarire anche il motivo del cedimento del pannello. Non è escluso che il magistrato si affidi a consulenze esterne per far chiarezza sulla dinamica o eventuali difetti del pannello coibentato che si è rotto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino