MANIAGO - Sulla tragica morte di Soufiane Touhami, l'operaio marocchino precipitato da un'altezza di sedici metri, sta indagando la Procura.
L'INFORTUNIO
L'infortunio è successo verso le 16.30. Touhami era sulla copertura di un capannone della nuova area produttiva della Bioman, quando un pannello coibentato ha ceduto e il giovane è precipitato cadendo all'interno della struttura. I compagni di lavoro lo hanno raggiunto prestando i primi soccorsi. Hanno allertato il 112 e, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno caricato il ferito in auto andando incontro all'ambulanza che stava arrivando da Spilimbergo e all'automedica partita da Pordenone. Poco dopo è arrivato anche l'equipaggio dell'elisoccorso. Il giovane è stato rianimato, ma le sue condizioni erano talmente critiche che non sarebbe stato possibile trasportarlo in elicottero. È morto poco dopo l'arrivo al pronto soccorso di Pordenone.
GLI ACCERTAMENTI
Carabinieri e tecnici dello Spisal si sono concentrati per diverse ore sul luogo dell'infortunio. Grazie all'autoscala dei Vigili del fuoco, utilizzata per esaminare la copertura, è stato possibile documentare il luogo in cui c'è stato il cedimento e visionare lo stesso pannello che si è rotto (e che è stato posto sotto sequestro). Sarà la Procura a valutare eventuali responsabilità e a verificare se il 27enne lavorasse in condizioni di sicurezza sul tetto, copertura che ha soltanto una lieve pendenza per agevolare lo scorrimento dell'acqua quando piove. Si dovrà chiarire anche il motivo del cedimento del pannello. Non è escluso che il magistrato si affidi a consulenze esterne per far chiarezza sulla dinamica o eventuali difetti del pannello coibentato che si è rotto.
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