Coldiretti lancia un nuovo allarme: «Maxi-impianto fotovoltaico da 50 ettari a Canda»

L'impianto di San Bellino a cui andrebbe a collegarsi quello di Canda
CANDA - C’è il progetto di un parco fotovoltaico da 50 ettari su suolo agricolo a Canda, sul quale Coldiretti rilancia l’allarme per il consumo di aree...

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CANDA - C’è il progetto di un parco fotovoltaico da 50 ettari su suolo agricolo a Canda, sul quale Coldiretti rilancia l’allarme per il consumo di aree coltivabili e invita le amministrazioni locali a opporsi. A ridestare la forte preoccupazione per quello che l’associazione di categoria del mondo agricolo vede come un vero e proprio saccheggio di terreni fertili, è il progetto presentato da un’azienda che intende posizionare pannelli fotovoltaici su un’area agricola di Canda.



L’ALLARME

«Sono 50 gli ettari di suolo fertile che potrebbero sfumare sotto i pannelli - denuncia il presidente della Coldiretti di Rovigo, Carlo Salvan - secondo il progetto, si collegheranno a un altro impianto di 5 ettari che è in via di approvazione e questi moduli saranno in comunicazione con la cabina del parco fotovoltaico di San Bellino esistente da tanti anni, primo grande esempio di consumo del suolo e scempio paesaggistico in materia di fotovoltaico».

PREVISIONI AVVERATE

Dopo Loreo, Rovigo, Occhiobello e Porto Viro, ora è il turno di Canda. Quello che la Coldiretti aveva previsto e annunciato già un anno fa, rileva l’associazione, si sta verificando. «È un lento e diffuso assalto all’agricoltura in cui la provincia Rovigo è diventata quasi il caso più emblematico, per via della grande disponibilità di terreno pianeggiante - continua il presidente - le norme che possano disciplinare il saccheggio di terreno fertile tardano ad arrivare e i progetti si moltiplicano negli uffici regionali».
La Coldiretti, che sta portando avanti una petizione perché si arrivi presto a una regolamentazione di questo genere di insediamenti, sottolinea che il territorio polesano è stato già ampiamente ferito dal consumo del suolo, un’aggressione avvenuta senza lungimiranza con cementificazione eccessiva e cambi di destinazione d’uso di aree poi rimaste inutilizzate. «Teniamo a sottolineare l’importanza del parere delle amministrazioni comunali che seppur non vincolante, rientrano nella serie di valutazioni. È fondamentale l’indirizzo dato dal Comune, in quanto espressione e conoscitore delle esigenze di una comunità - conclude Salvan - Rovigo è stato il primo Comune a dare parere negativo a progetti come questo, mentre Adria presenterà un progetto di riqualificazione di un sito produttivo dismesso con l’installazione di un impianto fotovoltaico, quindi le esperienze positive ci sono. L’auspicio è che la politica a tutti i livelli indichi presto come gestire la transizione ecologica, senza scambiare i progetti green per operazioni speculative che in realtà cancellano il paesaggio e sottraggono suolo fertile».

DUE PROGETTI

Sono in effetti due le richieste di autorizzazione presentate alla Regione nel corso dell’estate che interessano il Comune di Canda. La Elios Energy srl di Rovigo ha presentato un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che occuperebbe una superficie di 501mila metri quadri, pari quindi a una cinquantina di ettari, per una potenza di 34.858 KWp. L’area interessata si trova in via Grisetta, nella fascia compresa tra la Transpolesana e il parco acquatico Castelbeach, e con un cavidotto interrato sarà collegato al parco fotovoltaico già esistente a San Bellino. Agli atti non risultano al momento pareri rilasciati dagli enti né osservazioni presentate da altri soggetti, e la pratica risulta in fase di verifica amministrativa.

L’altro progetto, di dimensioni più contenute, è stato presentato dalla Chiron Energy real estate di Milano per poter realizzare un impianto fotovoltaico da 3.681 KWp. L’istanza, per la quale Coldiretti ha già presentato delle osservazioni, riguarda un’area di circa 5 ettari sempre a lato di via Grisetta, limitrofa a quella interessata dal progetto dell’investitore rodigino.
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Il Gazzettino