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Incontri culturali, il lancio di un progetto di inclusione sociale e la novità della Cittadella Slow Food, dove quella che è la guida italiana ai vini sostenibili presenterà la sua guida Slow Wine 2023 e porterà in degustazione i Presidi Slow Food della provincia di Verona e non solo. Sono alcune delle novità dell'ottava edizione del Festival Hostaria (www.hostariaverona.com), dal 14 al 16 ottobre tra le vie e le piazze del centro storico di Verona. La città di Giulietta e Romeo, infatti, è famosa nel mondo anche per le sue osterie come scriveva il giornalista e scrittore tedesco Hans Barth all'inizio del 900 nella sua famosa Guida spirituale delle osterie italiane parlano di Verona, osteria dei popol. Saranno circa 350 le referenze presenti al Festival Hostaria, assieme a cinque Consorzi di tutela delle Doc del Custoza, Garda, Lessini Durello, Lugana, Soave), più l'area denominata Foresteria, dove si potranno degustare vini pugliesi, siciliani, toscani.
PROGETTO BENEFICO
Ma la grande scommessa di quest'edizione sarà coniugare il gusto del buon vino con la cultura e l'inclusione sociale.
AMARLO NON È PECCATO
La manifestazione, curata dall'Associazione Culturale Hostaria, mantiene, poi, nel calendario, oltre ai laboratori del Consorzio Monte Veronese, la terza edizione del Premio Nazionale Paiasso dedicato a Roberto Puliero, attore, regista e voce storica di Verona. Nella cittadella di Slow Food sarà, inoltre, presente una rappresentanza di 5 vignaioli di diverse aree vitivinicole veronesi, tutte recensite nell'edizione 2023 della Slow Wine, la guida ai vini d'Italia di Slow Food che ha rivoluzionato il mondo del vino, e che sarà presentata in anteprima a Hostaria sabato 15 ottobre (alle 12,30) da Corinna Gianesini in un incontro con il professor Maurizio Ugliano dell'Università di Tecnologie Viticole ed Enologiche di Verona. Il tema della conferenza sarà la diversità ampelografica del territorio italiano e più specificamente veronese. Il Festival Hostaria si conferma tra i più importanti luoghi d'incontro per wine lovers e operatori vitivinicoli, wine influencer, coinvolge esercenti e ristoratori del centro e alimenta il turismo culturale con arrivi dall'Italia e dall'estero. Il tutto all'insegna di quella viticoltura che il Festival Hostaria vuole promuovere e far crescere, nella giusta concezione del bere consapevole. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino