VENEZIA Il Porto di Venezia contro il Ministero dei Beni culturali. La battaglia legale è contro il vincolo, posto dal ministero, sul canale della Giudecca e sul Bacino di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale è ovviamente favorevole alla tutela della città e dell'ambiente veneziano. Per questo l'Ente ha proceduto, come atto dovuto, a proporre un ricorso per ribadire la competenza sulle aree interessate dal provvedimento, così come previsto dalla legge, propria del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che esercita attraverso la propria articolazione funzionale ovvero l'Autorità di Sistema».
Lo afferma in una nota l'Autorità portuale precisando che il ricorso avverso è rivolto al Mibac e sulla questione Grandi navi da crociera. Sulla sensibilità alla questione ambientale, rileva l'Autorità è la testimonianza «delle numerose iniziative e politiche volte a garantire piena integrazione della sostenibilità ambientale e della sostenibilità economica delle attività portuali».
Il ricorso é «una decisione volta a tutelare l'integrazione della sostenibilità ambientale ed economica delle attività portuali - aggiunge - ma, ancor più, a tutelare l'operatività del Canale della Giudecca a favore dei cittadini di Venezia». «L'imposizione di un vincolo, così come formulata dal Ministero per i beni e le attività culturali sul Canale della Giudecca e sul Bacino di San Marco - conclude l'Autorità - metterebbe infatti a serio rischio la possibilità non solo di transito delle navi da crociera, di qualsiasi stazza, ma anche il trasporto pubblico e il trasporto urbano di merci e persone che ricorrono, per operare, agli spazi dati in concessioni a istituzioni pubbliche e soggetti privati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino