Gaffe a 5 Stelle: «Danni agli arazzi di Mirò a San Marco»

Gaffe a 5 Stelle: «Danni agli arazzi di Mirò a San Marco»
VENEZIA - Gli arazzi di Mirò a Venezia? Per i senatori e i deputati del Movimento 5 Stelle sono all'interno della Basilica di San Marco. Più precisamente nella...

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VENEZIA - Gli arazzi di Mirò a Venezia? Per i senatori e i deputati del Movimento 5 Stelle sono all'interno della Basilica di San Marco. Più precisamente nella cappella Zen dove si trova (lei davvero, ndr) la statua della Madonna con la scarpa dorata. O almeno, questo è quello che si evince nell'interrogazione al Ministro della Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, presentata sia a Montecitorio che a Palazzo Madama rispettivamente l'8 e l'11 dicembre scorso.  Motivo dell'interrogazione, non di certo i capolavori dell'artista spagnolo, bensì i lavori al Mose - le dighe mobili destinate a salvare Venezia dall'innalzamento del mare ma ancora impantanate nella loro realizzazione - e l'acqua alta da record che il 29 ottobre, raggiungendo i 157 centimetri (la più alta dopo l'Acqua Grande del 1966, ndr) ed entrando con 90 centimetri d'altezza in basilica aveva fatto evacuare piazza San Marco, danneggiando la basilica, i suoi portoni in bronzo, il pavimento in mosaico, colonne, marmi, il battistero e la cappella Zen. 

 
Ed è lì, citando quello che potrebbe essere un disastro replicabile a breve se il Mose ( di cui i Cinque stelle ripercorrono la travagliata storia tra arresti e lavori fermi) non venisse realizzato in tempo, che accade l'inghippo. «Con l'allagamento del 75 per cento della città», si legge nel testo, presentato in entrambi i rami del Parlamento, sono stati causati «danni ingenti perfino nella basilica di San Marco, con il battistero e la cappella Zen, dove campeggia la famosa Madonna con la scarpa dorata, che sono state inondate, danneggiando anche i due capolavori di Mirò».
Stando alla vulgata pentastellata, due opere di Mirò sarebbero quindi ospitati nella basilica conosciuta in tutto il mondo. Cosa che non è.
Una gaffe in piena regola, quindi, quella messa a segno dai cittadini eletti e firmatari delle due interrogazioni al ministro Toninelli. 
Scivolone doppio, dal momento che gli arazzi danneggianti, non solo non sono esposti all'interno di San Marco, ma nemmeno sono di Mirò, trattandosi di due opere ispirate ai dipinti del pittore e scultore nato a Barcellona. Arazzi che facevano parte della mostra Da Kandisnsky a Botero. Tutti in un filo che il primo novembre ha aperto a Palazzo Zaguri. I due arazzi erano stati collocati, ancora avvolti nel cellophane per essere definitivamente installati, nel pianerottolo vicino alla toilette del secondo piano. Che, sembra a causa della eccezionale acqua alta di lunedì pomeriggio, ha improvvisamente tracimato, riversando nella stanza acqua salata. 
Una volta scattato l'allarme, e notato il problema, è stato deciso di intervenire di notte facendo partire le opere verso Asti, sede della Arazzeria Scassa, che ha realizzato tutte le opere in mostra ispirandosi ai dipinti che hanno fatto la storia dell'arte del Novecento. 

Responsabile di tutta quell'acqua arrivata mentre la mostra era in via di allestimento - ed era già stata presentata - sarebbe stato un danno idraulico alle toilette di palazzo Zaguri provocato dall'eccezionale acqua alta di quei giorni di fine ottobre, che ha allagato il secondo piano della mostra allestita da Venice Exhibition.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino