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MOGLIANO - Troppi furti subiti e la casetta dell'acqua in piazza Berto a Mogliano Veneto chiude fino a data da destinarsi. Una scelta quasi inevitabile quella assunta nelle scorse ore dall'azienda Vivatek snc di Spresiano, vincitrice tempo fa del bando comunale per l'installazione sul suolo comunale di tre erogatori green oggi presenti anche al parco Arcobaleno a disposizione del quartiere Est e in via Torino la cui struttura proprio nei giorni scorsi è stata vittima di un furto con scasso da parte di ignoti.
L'ESCALATION
Un colpo che, come sempre accade in questi casi, ha fruttato solo poche monetine ma che è stato comunque replicato anche alla casetta dell'acqua di piazza Berto. Un'escalation che, visti anche gli episodi registrati nei mesi scorsi, ha portato l'azienda a chiudere temporaneamente quest'ultimo erogatore. Provvedimento che nelle prossime ore potrebbe essere esteso anche agli altri due presenti sul territorio moglianese. Infatti, nonostante la presenza di telecamere in ogni casetta proprio per evitare simili episodi, ad oggi ancora alcun ladro è stato fermato. I carabinieri però, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni e denunce, avrebbero recentemente individuato il colpevole che avrebbe così ormai le ore contate. «Purtroppo, quanto è avvenuto in piazza Berto non è un caso isolato e per questo siamo vicini alla Vivatek, azienda che sta operando molto bene sul territorio e che avrebbe anche in programma di portare a 4 gli erogatori a Mogliano installandone uno in via Zermanesa per il quartiere Centro-Nord - afferma il sindaco Davide Bortolato - Domani sentirò comunque la ditta per capire fino a quando pensano di mantenere in vigore il provvedimento di chiusura». «In ogni caso capisco la loro frustrazione, anche perché sono raid mirati che fruttano pochi spiccioli di bottino ma danni ingenti dovuti allo scasso - continua Bortolato - Inoltre, ormai tanti cittadini usano le chiavette ricaricabili per prelevare l'acqua e quindi il fondo cassa a disposizione dei ladri è davvero irrisorio».
LE CONTROMISURE
Un dato di fatto, quest'ultimo, che spinge il sindaco ad auspicare il divieto dell'uso di denaro contante negli erogatori a favore proprio delle sole chiavette, pur sapendo però che una decisone di questo tipo potrebbe essere impopolare in quanto non a misura di tutti. «Per il bene della comunità spero comunque che il servizio possa riprendere quanto prima.
Il Gazzettino