Guasto tecnico per un fulmine: funivia del Lagazuoi ferma mezza giornata, proteste tra i turisti

La funivia che collega il passo Falzarego al rifugio Lagazuoi
CORTINA - Sarebbe stato un fulmine ad aver provocato la sovratensione dell'impianto e la conseguente smemorizzazione della scheda di controllo della funivia del Lagazuoi a...

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CORTINA - Sarebbe stato un fulmine ad aver provocato la sovratensione dell'impianto e la conseguente smemorizzazione della scheda di controllo della funivia del Lagazuoi a Cortina. Il problema si era verificato già martedì pomeriggio, 20 luglio, provocando lo stop delle corse per qualche ora. Il sistema aveva automaticamente fermato la macchina poi avviata manulamente per consentire il rientro degli escursionisti in quota. Questa mattina i tecnici della ditta costruttrice hanno riprogrammato il computer eliminando l'anomalia e a mezzogiorno le corse sono riprese regolarmente. Qualche protesta tra i numerosi turisti che si sono trovati sul Falzarego con la funivia ferma. «Avevamo pubblicato l'avviso sul sito -spiega il presidente della società proprietaria dell'impianto, Stefano Illig- ma non tutti lo hanno visto».

La funivia del Lagazuoi fu costruita tra il 1963 e il 1964 e fu aperta al pubblico nel febbraio 1964 con progetto di Ugo Illing. Inizialmente aveva una cabina da 25 persone e le stazioni erano costruite con struttura di legno. La funivia è stata ricostruita tra il 1986 e il 1987 con cabine da 50 persone e ampliamento delle stazioni con strutture in acciaio. Il nuovo progetto, sempre realizzato da Ugo Illing, aveva molte innovazioni tra le quali l’eliminazione della struttura di collegamento del carrello con la cabina sostituita da 4 funi.

La funivia del Lagazuoi ha quindi le cabine appese come il cesto di una mongolfiera. In questo modo è stato eliminato uno dei principali problemi di questi impianti dovuto ai fenomeni di fatica causati dalle torsioni cui sono soggette queste strutture. Un’altra innovazione a favore della sicurezza sono le porte a movimento verticale, si aprono verso l’alto e quando le cabine sono in viaggio non è possibile aprirle accidentalmente dall’interno.

 

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Il Gazzettino