Itinerari da sogno nel paradiso della città fortezza coccolata dalle acque

Porta Aquileia a Palmanova
PALMANOVA (Udine) - Quattro chilometri d'acqua, quelli della Roggia di Palma, coccolano la Città Stellata, da poco patrimonio dell’umanità Unesco. Sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PALMANOVA (Udine) - Quattro chilometri d'acqua, quelli della Roggia di Palma, coccolano la Città Stellata, da poco patrimonio dell’umanità Unesco. Sono quelli che, ad anello, scorrono attorno a Palmanova, la Fortezza che è diventata ormai meta privilegiata degli amanti delle passeggiate e delle gite in bici. Da quando la maestosa area dei bastioni è stata pulita e da quando i fossati sono stati rinaturalizzati, l'area esterna alle porte è diventata un paradiso tutto da scoprire. 


​La Roggia di Palma fa parte di un reticolo di acque molto antico che arriva dalla zona a nord di Udine. Sono quelle che da Zompitta di Reana passano per Udine e arrivano fino alla Città Stellata. Qui, dopo la costruzione di Palmanova, la roggia fu magistralmente incanalata: da una parte riforniva l'acquedotto che serviva la popolazione residente entro la cerchia di mura più stretta, il cuore della cittadina, l'altra finiva nei fossati, per poi gettarsi nel Taglio, e da qui nell'Ausa, a Cervignano.

​Per 30 anni i fossati sono rimasti asciutti e solo grazie a una meticolosa opera di recupero, il Comune di Palmanova è riuscito a riportare l'acqua, come un tempo. Col prezioso bene sono tornati gli uccelli acquatici come le folaghe, gli aironi cinerini, le gallinelle d'acqua, i germani, le anatre. Ci sono anche le tartarughe d'acqua e i pesci. Un piccolo paradiso cui si può accedere liberamente, gratuitamente, sempre, in ogni stagione, in bici o a piedi, passando da una porta all'altra, immersi nel verde.

«Un'oasi per fuggire dal caos delle città e trascorrere qualche ora in relax - dice l'assessore con delega ai bastioni, Luca Piani -; abbiamo installato anche dei ponticelli e delle aree per i pic-nic per le famiglie. Nei fine settimana, inoltre, si possono visitare pure gli ambienti "chiusi", tra cui le suggestive gallerie». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino