«Nessuno avrebbe potuto immaginare un risultato così ampio. Ma non governerò da solo, siamo una squadra. Non credo nell'uomo solo al comando e...
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Il nuovo leader non assomiglia al suo capo nazionale Matteo Salvini, sebbene ne condivida le battaglie. Profilo giovane-digitale-informale, meno cravatte che polo, è a tutti gli effetti figlio di quella Trieste che lo ha cresciuto nel mare delle identità plurali e delle aperture al mondo. Il suo nome - Massimiliano - si deve a un omaggio reso dai genitori alla figura dell'Arciduca d'Asburgo, fratello di Francesco Giuseppe, che eresse il Castello di Miramare. Non v'è dubbio che se a Roma, capitale della Madre Patria, Fedriga abbia lavorato per dieci anni nel Gruppo leghista alla Camera, nel secondo mandato da capogruppo, tuttavia riconosca in Vienna la capitale elettiva della sua storia.
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SUL CARROCCIO GIOVANE
A 15 anni aveva già in tasca la tessera del Carroccio, quello bossiano e celodurista, però lui - Massimiliano - usava le mani per attaccare i manifesti della Lega e il cervello per pensare in autonomia. «Ma dove vuoi che vada un leghista triestino?», contestavano gli stessi leghisti dal Friuli. Risposta: presidente della Regione con il 57% dei suffragi, acclamato più dai friulani che dai suoi stessi giuliani...
Il Gazzettino