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FARRA DI SOLIGO L’autista ha perso il controllo dell’auto che è piombata direttamente all’interno di un bar dopo aver abbattuto le fioriere a protezione dei tavoli all’esterno e sfondato la grande vetrata d’ingresso: illesi il conducente e l’amica che sedeva a fianco. Ingenti i danni al locale e all’auto che si aggirano attorno ai 20mila euro. Tragedia sfiorata venerdì notte in centro a Col San Martino. Era quasi l’una quando alcuni residenti del centro sono stati svegliati da un forte boato. Un 24enne della zona che aveva a bordo una sua coetanea, sembra di ritorno da una festa, mentre stava transitando in via Treviset, la strada provinciale N. 32 dei Colli, che attraversa tutto il centro di Col San Martino, nella semicurva di fronte alle scuole elementari, ha perso il controllo della Fiat Grande Punto andandosi a schiantare contro il rinomato e storico bar-gelateria “La Sorbetteria” di proprietà di Nadia Perizzato.
FOLLE CORSA
L’auto dopo l’uscita di strada, ha abbattuto prima due grandi fioriere in cemento, alcune sedie e tavolini all’esterno del locale, quindi una parte del muro del fabbricato sfondando la grande vetrata che dà proprio sulla provinciale, finendo all’interno del bar.
LE SANZIONI
L’autista dovrà quindi rispondere ora di diverse violazioni al codice della strada: di guida in strato d’ebrezza e velocità pericolosa, e giustificare inoltre come fosse in strada a quell’ora di notte, quando le nuove regole del dpcm vietano la circolazione di veicoli dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovata necessità di spostamento.
«All’1,24 ho sentito suonare il telefono di casa,-racconta la titolare Nadia Perizzato- e mi sono svegliata di soprassalto, ho immaginato subito che poteva essere successo qualcosa di grave, magari a qualche familiare, invece erano alcuni conoscenti che mi informavano dell’incidente. Mi sono vestita in tutta fretta e mi sono precipitata a verificare cosa fosse successo: davanti ai miei occhi si è presenta una scena incredibile. Oltre a una miriade di cocci e terra, per la rottura delle fioriere in cemento, sparpagliati su tutto il plateatico c’erano frammenti delle sedie e dei tavolini in plastica posti esternamente al locale, numerosi pezzi dell’auto e pezzi di vetro della vetrina infranta. Impressionante l’interno del locale con gli arredi devastati». Il locale in questo periodo di lockdown ogni sera chiude i battenti alle ore 18. Una fortuna. Altrimenti ci poteva davvero scappare il morto, perché in un periodo normale il plateatico alla sera è sempre pieno di giovani che, anche durante il periodo invernale sostano fuori del locale per chiacchierare e fumarsi una sigaretta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino