La verità è più forte delle calunnie

Il direttore del Gazzettino, Roberto Papetti
«Il Gazzettino è il braccio armato di quel sistema che non può nemmeno accettare l'idea che i cittadini si riprendano questo paese». Firmato:...

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«Il Gazzettino è il braccio armato di quel sistema che non può nemmeno accettare l'idea che i cittadini si riprendano questo paese». Firmato: Movimento 5 Stelle. Chi conosce la storia di questo giornale può solo sorridere, amaramente, leggendo farneticazioni di questo genere. Ma era difficile attendersi qualcosa di diverso da chi incita i suoi candidati al Parlamento a raccogliere «nefandezze e foto imbarazzanti» da usare contro gli avversari politici.


La scomposta reazione del Movimento pentastellato all'articolo di Alda Vanzan che ha svelato, sulle pagine di questo giornale, le istruzioni per la campagna elettorale grillina, non ci ha dunque sorpreso. Non ci aspettavamo nulla di diverso. «Calunniate, calunniate qualcosa resterà», diceva Stalin: i 5 Stelle dimostrano di aver imparato assai bene la lezione.

Quello che però non possiamo accettare è l'ignobile accusa che ci è stata mossa dai vertici di M5s, di aver diffuso fake news, cioè notizie false. Noi non abbiamo inventato nulla. Abbiamo scoperto e pubblicato integralmente una comunicazione ufficiale del Movimento 5 Stelle inviata via chat a tutti i candidati veneti e firmata dal responsabile della comunicazione del Movimento, Ferdinando Garavello.

In questa chat, con toni perentori, si dava ordine ai candidati di «tirar fuori tutto il peggio che si può per far campagna negativa contro gli altri candidati». Comprese appunto «nefandezze e foto imbarazzanti». Prima di dare alle stampe il giornale abbiamo interpellato il Movimento 5 Stelle e pubblicato integralmente la loro risposta scritta, che confermava l'esistenza di queste direttive.

Cosa ci sarebbe di falso, di fake o anche solo di scorretto, in tutto questo? Assolutamente nulla, come ciascuno può capire. Abbiamo semplicemente fatto il nostro lavoro. Ma fa riflettere che questo possa essere considerato un reato da un movimento che aspira a governare il nostro Paese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino