Falsi annunci su siti e-commerce: sgominata banda di truffatori seriali

La truffa scoperta dai Carabinieri di Marcon
MESTRE  - Truffe on line a go-go: 13 persone denunciate dai Carabinieri di Marcon. Gli episodi accertati in tutta Italia hanno prodotto un danno complessivo di 13.000 euro,...

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MESTRE  - Truffe on line a go-go: 13 persone denunciate dai Carabinieri di Marcon. Gli episodi accertati in tutta Italia hanno prodotto un danno complessivo di 13.000 euro, il 75% della somma è già stata restituita ai legittimi proprietari.


I truffatori, in maniera sistematica utilizzando i siti web di e-commerce (in particolare Subito.it) dedicati alle vendite tra privati, si erano specializzati nelle compravendite di merce varia di seconda mano, simulando il possesso dei beni e facendosi accreditare su carte di pagamento ricaricabili somme di denaro come anticipo o controvalore, per poi non consegnare il prodotto.

L'INDAGINE
E' scattata dopo la presentazione di numerose denunce tra marzo 2019 - febbraio 2020. Ha svelato i meccanismi fraudolenti degli "inserzionisti", residenti tra le province di Brescia-Bergamo, nel Lazio ed in Sardegna, tutti con numerosi precedenti di polizia per reati specifici, denunciati alla Procura di Venezia per truffa aggravata.

LA TRUFFA
Gli accertamenti, partiti da almeno otto episodi di compravendita non andati a buon fine, attraverso i riscontri documentali ed una serie di verifiche incrociate molto approfondite, hanno permesso di identificare i responsabili, risultati essere autori «seriali» di analoghe truffe su tutto il territorio nazionale.
Il canale web era il mezzo preferito: i truffatori pubblicavano annunci con foto sul famoso sito di affari privati, contattando così le persone. Quindi partiva il raggiro. Al momento del  pagamento, la banda utilizzava quasi sempre carte di credito ricaricabili, sulle quali venivano fatti i versamenti dagli ignari acquirenti, ma «subito» il denaro veniva riversato o prelevato, per poi sparire. Le carte erano spesso intestate a classici prestanome probabilmente compiacenti le cui posizioni sono al vaglio degli investigatori.




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Il Gazzettino