Stava attraversando la strada, barcollante, quando le gambe le hanno ceduto di colpo. Poi ha perso conoscenza e si è accasciata sull’asfalto, sopra le strisce...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PRIVA DI SENSI
La 17enne trevigiana soccorsa lunedì pomeriggio avrebbe avuto già dei trascorsi negli ambienti legati al consumo di stupefacenti. Era stata già notata, in compagnia di alcuni coetanei, dalle pattuglie della polizia locale ai giardinetti di Sant’Andrea e in via Roma, zone note per l’attività di spaccio svolta per lo più da soggetti di origini stranieri. Ma mai aveva rischiato la vita come lunedì scorso quando ha perso i sensi ed è crollata in Lungosile Mattei, davanti al Genio Civile. Erano circa le 16 e la ragazza non ha fatto in tempo a fare un lamento o a chiedere aiuto. Mentre si trovava in mezzo all’incrocio, sulle zebre, si è accasciata a terra, delirando. Alcuni passanti hanno cercato di sollevarla ma la giovane aveva ormai completamente perso i sensi. Con loro sono intervenuti un agente della polizia locale di Treviso e i militari dell’Esercito che avevano appena concluso un controllo alla stazione delle corriere.
I SOCCORSI
Non c’era tempo da perdere e dal Ca’ Foncello sono state inviate immediatamente un’ambulanza e un’automedica. La studentessa è stata caricata a bordo dell’ambulanza e il mezzo è rimasto a lungo in mezzo alla strada. Non si poteva aspettare oltre e i medici l’hanno rianimata e le hanno somministrato sul posto i farmaci salvavita. Dopo 10 minuti l’hanno quindi accompagnata in pronto soccorso. «Era in crisi respiratoria, stava morendo, i nostri medici sono stati bravissimi - afferma il direttore generale Francesco Benazzi -. Ora per fortuna sta bene: si riprenderà».
LA DIFFUSIONE
Che l’eroina gialla sia sbarcata in città lo confermano gli ultimi sequestri effettuati dalle forze dell’ordine. Diverse le dosi nascoste nei mille pertugi che la zona della stazione, tra via Roma e i giardinetti, può offrire. Non solo hashish, fumo e coca, ma pure l’eroina gialla, acquistata a Mestre e venduta a 20 euro ogni mezzo grammo. In Veneto l’eroina in passato trattata solo dalla mala nigeriana e poi finita nel carnet di spacciatori sia italiani che magrebina, ha già mietuto, dall’aprile del 2017, 16 vittime. Tra queste anche due giovani trevigiani, Alessia C., 34enne di Codognè, e Mauro L., 36enne di Gorgo. Lo scorso giugno rischiò la vita anche un 20enne brasiliano residente in città: fu “preso per i capelli” dal Suem e dalla polizia, alla quale ammise di aver acquistato la droga alla stazione di Mestre. Poi ci sono i tre casi di ottobre: due morti nel Veneziano, l’ultimo è un bidello 50enne di Mestre, e Alice B., la 16enne deceduta una settimana fa a Udine.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino