Più poltrone prese che persone. Il Carroccio e quella valanga di voti

Più poltrone prese che persone. Il Carroccio e quella valanga di voti
L'emblema di queste elezioni politiche in Veneto risponde al nome di Nadia Pizzol, consigliera comunale a Marcon, candidata al Senato all'ultimo posto del listino...

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L'emblema di queste elezioni politiche in Veneto risponde al nome di Nadia Pizzol, consigliera comunale a Marcon, candidata al Senato all'ultimo posto del listino proporzionale del collegio Veneto 1. Anche lei entrerà a Palazzo Madama, ma più per meriti altrui che propri: è successo che nell'altro collegio regionale, il Veneto 2, la Lega ha preso così tanti voti da far eleggere tre senatori del listino, solo che dei quattro in lizza due erano già sistemati nei seggi uninominali e, dunque, c'era un posto disponibile e nessuno che potesse occuparlo. Più poltrone che persone. Un'eventualità che il Rosatellum aveva previsto stabilendo che, nel caso, si sarebbe pescato nell'altro collegio. Ed è così che la signora Pizziol si è trovata eletta. È un caso limite, ma dà l'idea della barca di voti che ha preso questa Lega salviniana che, priva della parola Nord, in Veneto pareva far storcere il naso a tanti e invece si è confermata primo partito, triplicando i consensi presi dagli alleati di Forza Italia e arginando l'onda gialla del Movimento 5 Stelle.


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Un bottino di consensi che forse fa paura alla stessa Lega, chiamata ora a dimostrare di non essere a livello nazionale solo partito di lotta. I puristi delle analisi elettorali diranno che tre anni fa, alle Regionali, il Carroccio aveva fatto di più mettendo assieme anche la Lista del governatore Luca Zaia (oltre il 41% complessivo), ma il confronto con le Politiche del 2013 dice che in Veneto il centrodestra aumenta e vince, passando dal 32% al 48%. E facendo cappotto: dei 28 collegi uninominali, non uno è andato al Pd né al M5s. Questo voto dice anche che ai veneti i piccoli partiti piacciono ancor meno che al resto degli italiani: qui i Liberi e Uguali non ce l'hanno fatta, la formazione politica più piccola ad aver superato la soglia di sbarramento del 3% è Fratelli d'Italia. Che è sul 4% e peraltro ha triplicato il risultato del 2013...


 
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Il Gazzettino