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VENEZIA Alessandro Santi è presidente nazionale di Federagenti e di Venice Port Community, l'associazione di tutti gli operatori portuali che vivono grazie ai traffici del porto commerciale e delle crociere. La partenza della Msc Orchestra è per loro motivo di rinascita.
«È un momento di assoluta soddisfazione - esordisce - per noi è un momento di festa. Siamo contenti di poter dire ai nostri imprenditori, ai nostri dipendenti e alle nostre navi, alla nostra città che riparte un'economia fondamentale che è quella legata al mare e alle crociere. Questo è un percorso di 15 giorni, partito all'indomani dell'apertura delle frontiere europee, l'arrivo dei primi super yacht, con il Salone nautico, e la riapertura della porta del mare per la città».
Come vanno le prenotazioni?
«Vanno benissimo per il 2021-22, c'è una grande ripresa a livello mondiale e anche gli ordini di nuove navi è tornato increscita.
Chi sono i crocieristi che riprendono?
«Gli americani stanno ripartendo, ma in America, gli israeliani stanno partendo su navi americane e questo è un esempio di quanto sia importante la vaccinazione di massa. Abbiamo i tedeschi e gli inglesi che cominciano a muoversi. Il limite che c'è in questo momento è quello dei voli internazionali. Quindi, al momento c'è clientela italiana ed europea».
Quali compagnie ci sono?
«Al momento Msc e Costa, le due compagnie nazionali che faranno due o tre toccate a settimana. Poi vedremo anche un po' di navi straniere. Navi probabilmente piccole e per una ripartenza in sicurezza garantita dai protocolli in vigore. Il protocollo italiano anti covid è stato l'antesignano a livello internazionale e oggi i nostri passeggeri si imbarcano a condizioni che sono il top a livello di sicurezza. Questo va detto, perché ci sono tamponi fatti prima di partire, tamponi fatti all'imbarco e, ricordo un controllo sanitario a bordo di una nave che viaggia attorno al 50 per cento della capienza».
Ci sono compagnie incerte che potrebbero affacciarsi a Venezia durante l'estate?
«Le prenotazioni sono assolutamente ancora in piedi, quindi tecnicamente la speranza c'è ed è corretta. Il fatto di vedere come il sistema funziona e ha funzionato, visto che da diversi mesi le crociere in Italia funzionano. Devo anche dire che, conoscendo gli armatori, che la ripartenza si fa con evidenti impegni economici importanti, ma solo in presenza di un controllo di sicurezza sanitaria. Non ci sarà mai improvvisazione, ma se si fa, si farà in maniera strutturata come ha fatto Msc e come si prepara a fare Costa Crociere».
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Il Gazzettino