PORCIA - Proprio nel giorno in cui la Ue prevede un peggioramento del Pil italiano, alla Electrolux di Porcia arrivano i primi gruppi di neoassunti. Per la verità una...
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CAUTA SVOLTA
Che si tratti di una svolta duratura? Difficile per ora dire se le trentasei assunzioni previste dall’accordo fresco di sigla tra azienda e rappresentanze sindacali di stabilimento rappresentino un cambio di rotta. Certo è che dopo quattordici anni in fabbrica entra nuova manodopera. Ed certo è pure che si passa dalla politica dei super-bonus per i pensionamenti anticipati a nuovi ingressi di operai. Si tratta di assunzioni temporanee: i nuovi arrivati avranno un contratto della durata di quattro mesi. Sono state decise per fare fronte all’incremento della domanda di lavabiancheria in corso, ma soprattutto per rispondere alle previsioni di crescita della richiesta per l’ultima parte dell’anno. Anche se in realtà lo scenario è ancora incerto e non è escluso che a novembre o a dicembre si possa tornare all’orario ridotto di sei ore. In quel caso i nuovi assunti non sarebbero più necessari. Per il momento però consentiranno di attivare una linea produttiva in più per turno: da due impianti accesi si passerà a tre con la possibilità anche di tenere una quarta linea come “polmone”, cioè potenzialmente utilizzabile nel caso in cui dovesse esserci una necessità immediata. Soddisfazione è stata espressa dalla Rsu di Fim, Fiom e Uilm che hanno portato a casa la richiesta di assunzioni: all’inizio della trattativa l’azienda si era detta sì favorevole ad assumere ma circa metà del numero sul quale si è poi raggiunta l’intesa. «Questo accordo – sostiene il sindacato – è un ulteriore passo verso il radicamento del nostro stabilimento che riconsegna ai lavoratori la prospettiva di un futuro meno incerto dopo anni di sacrifici nei quali hanno difeso lo stabilimento anche dalla chiusura tentata da Electrolux nel 2014 e ripristina il circolo virtuoso delle assunzioni anche se a tempo determinato». L’accordo sottoscritto alla fine della scorsa settimana prevede anche quattro sabati di straordinario a otto ore: l’11 e il 18 luglio, il 29 agosto e il 5 settembre. Dal 9 settembre scatterà un programma di straordinari giornalieri di 10 ore complessive per ciascun addetto. L’intesa regola poi un aspetto legato all’uso delle mascherine: da ieri è consentito ai lavoratori di abbassare la mascherina nel proprio posto di lavoro e nel rispetto del distanziamento sociale. Mentre la protezione di bocca e naso dovrà essere rialzata in tutti gli altri luoghi e momenti all’interno della fabbrica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino