Svolta post Covid a Porcia: Electrolux assume 36 lavoratori dopo 14 anni

Mercoledì 8 Luglio 2020 di Davide Lisetto
Lo stabilimento Electrolux di Porcia
PORCIA - Proprio nel giorno in cui la Ue prevede un peggioramento del Pil italiano, alla Electrolux di Porcia arrivano i primi gruppi di neoassunti. Per la verità una decina dei 36 nuovi operai da assumere avevano preso servizio già lunedì. Ieri un altro gruppo, entro la settimana tutti i “rinforzi” potrebbero essere a regime. Una svolta per lo storico stabilimento che nel 2014 rischiò la chiusura all’interno del piano di tagli che Stoccolma aveva previsto. A Porcia di assunzioni non se ne vedevano dal lontano 2006. Quattordici anni in cui le parole d’ordine sono state: esuberi, ristrutturazione aziendale e tagli degli addetti alla produzione e incentivi alle dimissioni volontarie. L’anno scorso si era arrivati a un super-bonus di centomila euro lordi per chi decideva di “licenziarsi” volontariamente. E di incentivi all’uscita volontaria il gruppo di Stoccolma nell’ultimo decennio il colosso dell’elettrodomestico ne ha previsti molti mettendo sul piatto una “montagna” di quattrini. Strategie legate al periodo di difficoltà se si pensa soltanto che – tra i 2014 e il 2015, prima dell’accordo salva-fabbriche siglato tra multinazionale, sindacati sotto il governo Renzi – si era addirittura sfiorata la possibilità della chiusura del sito pordenonese. In poco più di un decennio – tra blocco del turnover rispetto ai pensionamenti e fuoriuscite volontarie – la fabbrica purliliese ha quasi dimezzato l’occupazione. Un trend in linea con i volumi produttivi: più o meno nelle stesso periodo la produzione è passata da oltre due milioni di pezzi all’anno a poco di un milione di oggi.
CAUTA SVOLTA
Che si tratti di una svolta duratura? Difficile per ora dire se le trentasei assunzioni previste dall’accordo fresco di sigla tra azienda e rappresentanze sindacali di stabilimento rappresentino un cambio di rotta. Certo è che dopo quattordici anni in fabbrica entra nuova manodopera. Ed certo è pure che si passa dalla politica dei super-bonus per i pensionamenti anticipati a nuovi ingressi di operai. Si tratta di assunzioni temporanee: i nuovi arrivati avranno un contratto della durata di quattro mesi. Sono state decise per fare fronte all’incremento della domanda di lavabiancheria in corso, ma soprattutto per rispondere alle previsioni di crescita della richiesta per l’ultima parte dell’anno. Anche se in realtà lo scenario è ancora incerto e non è escluso che a novembre o a dicembre si possa tornare all’orario ridotto di sei ore. In quel caso i nuovi assunti non sarebbero più necessari. Per il momento però consentiranno di attivare una linea produttiva in più per turno: da due impianti accesi si passerà a tre con la possibilità anche di tenere una quarta linea come “polmone”, cioè potenzialmente utilizzabile nel caso in cui dovesse esserci una necessità immediata. Soddisfazione è stata espressa dalla Rsu di Fim, Fiom e Uilm che hanno portato a casa la richiesta di assunzioni: all’inizio della trattativa l’azienda si era detta sì favorevole ad assumere ma circa metà del numero sul quale si è poi raggiunta l’intesa. «Questo accordo – sostiene il sindacato – è un ulteriore passo verso il radicamento del nostro stabilimento che riconsegna ai lavoratori la prospettiva di un futuro meno incerto dopo anni di sacrifici nei quali hanno difeso lo stabilimento anche dalla chiusura tentata da Electrolux nel 2014 e ripristina il circolo virtuoso delle assunzioni anche se a tempo determinato». L’accordo sottoscritto alla fine della scorsa settimana prevede anche quattro sabati di straordinario a otto ore: l’11 e il 18 luglio, il 29 agosto e il 5 settembre. Dal 9 settembre scatterà un programma di straordinari giornalieri di 10 ore complessive per ciascun addetto. L’intesa regola poi un aspetto legato all’uso delle mascherine: da ieri è consentito ai lavoratori di abbassare la mascherina nel proprio posto di lavoro e nel rispetto del distanziamento sociale. Mentre la protezione di bocca e naso dovrà essere rialzata in tutti gli altri luoghi e momenti all’interno della fabbrica.
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