Coronavirus e lavoro, Banca d'Italia: in Veneto perse circa 40.000 posizioni "di lavoro dipendente"

Coronavirus e lavoro, Banca d'Italia: in Veneto perse circa 40.000 posizioni "di lavoro dipendente"
Coronavirus e lavoro. L'emergenza sanitaria del Covid «sta già avendo ripercussioni importanti sul mercato del lavoro» e solo in Veneto, una delle regioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Coronavirus e lavoro. L'emergenza sanitaria del Covid «sta già avendo ripercussioni importanti sul mercato del lavoro» e solo in Veneto, una delle regioni più colpite, dall'ultima settimana di febbraio alla prima di aprile, sono state perse circa 40.000 posizioni "di lavoro dipendente". È quanto rileva un articolo compilato dai ricercatori della Banca d'Italia utilizzando i dati delle Comunicazioni obbligatorie della regione Veneto, particolarmente rilevante anche per il resto del Paese visto che «vi si concentra una parte considerevole delle attivazioni nette registrate in Italia in un anno».


Accordo con la Regione, le banche anticipano la cassa integrazione ai lavoratori


«La flessione - si legge nell'articolo - è ascrivibile al calo delle assunzioni, in particolare di quelle a tempo determinato, ed è particolarmente intensa nel settore del commercio e dei servizi turistici». Per i ricercatori «i soggetti già colpiti sono coloro che, in condizioni normali, sarebbero entrati o rientrati nel mondo del lavoro (giovani alla ricerca di primo impiego, dipendenti a termine) mentre più in là si potranno valutare anche gli effetti sui contratti di somministrazione» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino