CISON (TREVISO) - Alla rissa in cui ha perso la vita giovedì sera a Tovena di Cison di Valmarino Alessandro Sartor, il 46enne ucciso da un pugno alla nuca che l'ha...
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IL PADRE DEI DUE FRATELLI Il patron della Stelbi è sicuro «I miei figli sono innocenti»
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È anche per questo che le indagini dei carabinieri di Treviso, che hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due fratelli di Farra di Soligo, Alberto e Francesco Stella, di 31 e 26 anni, accusati di omicidio preterintenzionale e rissa ed ora detenuti in carcere, sono tutt'altro che finite. Gli investigatori hanno sentito finora 30 testimoni cercando di risalire a tutti coloro che hanno partecipato alla scazzottata scoppiata in piazza a Tovena, davanti al bar Al Bakaro, dov'era stata organizzata una festa per l'arrivo del Giro d'Italia. La ricostruzione dei fatti appare complessa, le versioni fornite contraddittorie, ma è emersa la presenza di due diverse fazioni, di due diversi gruppi. Coloro che hanno partecipato agli scontri, una volta terminati gli accertamenti, si profila una denuncia per rissa. Ma la situazione per alcuni di loro, specie chi ha aiutato i due fratelli a scappare dopo il pestaggio, rischia di profilarsi il favoreggiamento. Secondo gli investigatori trevigiani entrambi i fratelli Stella hanno aggredito Sartor, uscito dal locale per fare da paciere, ma stando alle testimonianze sarebbe stato il più giovane dei due, Francesco, a sferrare il pugno che ha steso l'aiuto barista del locale, morto in ambulanza dopo 40 minuti di agonia durante il trasporto in ospedale. IL PREZZO DEL COCKTAIL La rissa, degenerata in diversi focolai, sarebbe scoppiata in seguito alle proteste dei due fratelli per il prezzo dei gin tonic. «Con 9 euro ci compriamo tutto il locale» si è infuriato il più giovane dei due fratelli al termine di un alterco con Pierpaolo D'Agostin, il proprietario della locanda.
Il Gazzettino